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sabato 27 novembre 2010

SCUOLA --------------------- MA A CHE SERVE LO STATO?

Fino a qualche tempo fa la domanda del titolo non aveva senso, lo Stato c'e' e basta. Da quando sono maggiormente in voga le dottrine liberiste, pero', la cosae' cambiata, cosa giustifica l'esistenza di una organizzazione spesso invadente, costosa,fonte di regole spesso incomprensibili?
Nel momento in cui chi controlla lo Stato dovrebbero essere i cittadini questa organizzazione deve percio' rendere conto del suo operato, e cosi' coloro che prendono le decisioni in nome di questi cittadini.
secondo la dottrina economica e del diritto, lo Stato deve fornire dei servizi "collettivi" e soddisfare con essi i cosiddetti "bisogni collettivi"
In un altro post ho gia' definito cosa sono questi bisogni collettivi, ma ora e' bene specificarne alcuni meglio.
Tutti noi, per esempio, potremmo aver bisogno che qualcuno decida chi ha ragione in una controversia con altre persone, e che sia in grado di far rispettare questa decisione, occorre percio' una organizzazione che curi queste controversie, cioe' i tribunali, e che anche provveda a far rispettare, anche con la forza, le decisioni prese, cioe' la "forza pubblica" come polizia, carabinieri, ecc. Bisogna notare che questa organizzazione esiste anche se noi non ne richiediamo i servizi, essa e' li' pronta per noi. Quindi un servizio pubblico spesso ha un doppio aspetto, da una parte occorre mantenere una organizzazione anche se non utilizzata sempre, dall'altro vi e' il servizio reso quando giunge la richiesta. spesso e' proprio il primo aspetto che richiede piu' risorse e spesso sembra uno spreco. In realta' l'esistenza stessa di un Tribunale fa da regolatore delle relazioni tra persone, se non ci fosse, tutti si farebbero giustizia da soli ed i piu' forti finirebbero col prevalere, a torto o ragione, sui piu' deboli.
Il fatto e' che gli oneri per mantenere qualcosa che non sempre si usa non possono sostenerlo i privati, perche', per non perderci, finirebbero per far pagare molto a caro prezzo i servizi a chi li richiede. Invece lo Stato puo' imporre che tutti i cittadini paghino una quota delle spese di un servizio pubblico, proprio perche', che lo si usi o no, e' sempre a disposizione di tutti. Questa quota che viene pagata a forza da tutti (con alcune eccezioni) si chiama imposta. La tassa viene pagata da chi effettivamente richiede il servizio, e dovrebbe essere sempre inferiore al costo pagato per un servizio privato, visto che in gran parte gli oneri del servizio sono coperti gia' dalle imposte. Naturalmente qui non parlo ancora delle varie difficolta' e degenerazioni circa l'evasione fiscale, la corruzione, ecc. che possono rendere difficile ritenere conveniente il mantenimento di una organizzazione come lom Stato, sara' argomento di un altro post.

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