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venerdì 9 ottobre 2015

FILOSOFIA ----------------- DOVE SONO IL PASSATO ED IL FUTURO?

Risultati immagini per passato presente futuro

Per rispondere alla domanda del titolo dobbiamo chiarire una questione fondamentale che riguarda il rapporto causa-effetto, o meglio, tra serie causali ed effetti. Tutti sperimentiamo che vedendo un bicchiere cadere e poi rompersi, concluderemo che la caduta del bicchiere è stata causa della sua rottura, concluderemo anche che la caduta è nel passato rispetto alla sua rottura, perché l'abbiamo vista prima di quest'ultima.
Ma ora viene la domanda, il passato che fine fa, esiste o non esiste?
Facendoci questa domanda (a cui potrò comunque rispondere dopo) in realtà secondo il senso comune, si vuole intendere "Il passato c'è o non c'è?" dato che si vuole in realtà sapere se il passato scompare nel nulla o comunque, da qualche parte, continua ad esserci.
Ebbene, proviamo a pensare che il passato è passato, ora non c'è più, questo ci conduce ad un paradosso, perché non si riesce a capire come un qualcosa che non c'è possa avere un effetto su ciò che c'è, o meglio, com'è possibile che il nulla in cui ricade il passato, possa generare qualcosa, come la rottura del bicchiere?  In altre parole ipotizzando che il passato non ci sia, otteniamo due eventi impossibili, ovvero 
1) che un qualcosa (il presente) diventi nulla (il passato) 
2) che il nulla (il passato) generi qualcosa che c'è (la rottura del bicchiere).
Dobbiamo per forza escludere che il passato non ci sia, in qualche modo continua ad essere ed è ancora in relazione col presente, ciò che ci separa dagli eventi passati non è l'oblio, il nulla, ma è una distanza che misuriamo in secondi e suoi derivati.
Ciò è consolante per molti, i nostri cari, in qualche punto del passato, ci sono ancora, i nostri momenti vissuti, aldilà dei nostri ricordi, continuano ad essere.
Ultima cosa, seguendo la mia distinzione tra essere ed esistere, dove essere è ciò che è mentre esistere (per qualcuno) significa avere una relazione (con questo qualcuno), devo concludere che il passato non solo c'è e ci sarà sempre, quindi è eterno, ma che avendo relazione con noi esiste ed esisterà sempre.
Vediamo ora per il futuro, possiamo rapidamente dire che se il futuro non c'è (ancora) allora avremo ancora due eventi impossibili:
1) che un nulla (il futuro) diventi qualcosa (il presente) 
2) che un qualcosa (il presente) abbia effetti sul nulla (il futuro).
Anche qui dobbiamo concludere che, come il passato, anche il futuro ci sia già e che dal nostro presente siamo già in relazione con esso, quindi il futuro c'è ed esiste.
Dunque tutti gli eventi dal più remoto passato al futuro più remoto sono già tutti presenti e sono in relazione tra loro costituendo quello che per i fisici si chiama "Aggregato spazio-temporale" che dovrebbe essere immutabile e quindi eterno e privo di tempo.
Questo sembrerebbe mettere una pietra tombale sul libero arbitrio, perché le nostre scelte sono già ora determinate dal futuro, in realtà stiamo commettendo un errore, perché applichiamo le nostre categorie del tempo ad un ente eterno, dove il tempo non c'è.
In realtà il ragionamento fatto non basta minimamente ad escludere il libero arbitrio, semplicemente le nostre scelte in quel modo di vedere sono tutte contemporanee, ma possono restare tranquillamente indipendenti dagli altri eventi, anzi, rimarrebbero cause di gran parte di essi.