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domenica 18 settembre 2011

SCUOLA ---------------------- IL SISTEMA CONTABILE (1)


Gino Zappa, nel 1926 inizio' gli studi di Economia Aziendale
Dopo il post sul metodo della Partita Doppia (http://retrohc.blogspot.com/2010/11/scuola-la-partita-doppia-for-dummies.html) vi diro' che ho visitato la residenza di Fra' Luca Pacioli a Sansepolcro, un monastero, almeno ai suoi tempi. Comunque pare che il metodo della PD, in modo un po' meno organico, fosse gia' noto da tempo (http://www.decomputis.org/dc/articulos_doctrinales/antinori.pdf). Ma bando alle ciance e parliamo ora del sistema contabile che usiamo attualmente, che si chiama "Sistema del Reddito d'Esercizio e del Patrimonio di Funzionamento" ovvero Si.R.E.Pa.F., secondo una mia personale abbreviazione. Anche qui le regole sono semplici, ma mentre per il metodo contabile si parla di ortografia, ovvero di come scrivere gli articoli, nel sistema contabile si parla di sintassi, ovvero di cosa esporre negli articoli. Dato che l'argomento e' lungo, in questo post partiamo dal Piano dei Conti, questo comprende conti di vario tipo, principalmente due
1) conti riguardanti (o accesi alle) variazioni finanziarie, riguardano i valori finanziari (denaro, assegni, cambiali, fatture, ecc.). Ogni conto funziona sia nella sezione dare che avere, ovvero questi conti sono  bifase, in particolare questi conti indicheranno in Dare (ovvero nella sezione di sinistra) le variazioni attive (aumenti di denaro, crediti, ecc e diminuzioni di debiti) in Avere le variazioni opposte.
2) conti riguardanti variazioni economiche, le variazioni economiche negative vanno in Dare, quelle positive in Avere, questi conti sono divisi in in due categorie:

  • a) tutto quello che riguarda beni o servizi acquistati (costi, considerati variazioni economiche negative) o venduti (ricavi o variazioni economiche positive).
  • b) tutti gli elementi del cosiddetto Capitale proprio, ovvero tutto quello che spetterebbe ai soci o al titolare dell'azienda (Capitale vero e proprio, utili o perdite, riserve di utili, ecc.); le variazioni in aumento sono considerate variazioni economiche positive, le diminuzioni sono variazioni economiche negative, per le perdite si procede all'opposto.
Nel prossimo post vedremo degli esempi di redazione di articoli in PD.