Invito ai navigatori!

Scuola, Retrocomputing, Retrogames, Filosofia, in modo semplice e con qualche innovazione.
Se gradirete i post di questo sito non mancate di cliccare su qualche banner pubblicitario, a voi non costa nulla, e potete anche trovare qualche occasione!
Commenti (civili) e giudizi sono graditi, attendete qualche giorno per vederli, debbo prima controllarli e poi eventualmente rispondere.

martedì 25 gennaio 2011

RETROCOMPUTING ---- GENEALOGY NEW VERSION

Finally, here's the new version of genealogy of microcomputers, I have added new lines of computers, new models, and other minor variations. Special thanks go to all those who, with their suggestions, have made my job a little more rigorous.
Genealogy2 
It remains an invitation to click on a banner of the site if you liked my work. It does not cost anything to you and gives me a little bonus for my work.

mercoledì 19 gennaio 2011

RETROCOMPUTING ---- GENEALOGIA DEI MICROCOMPUTER, nuova versione.

Ora e' online la seconda versione della genealogia dei microcomputers, su questo sito:
Genealogia2, e' possibile scaricare la versione pdf, faccio presente che ho riordinato le pagine del sito e a quest'indirizzo e' possibile trovare la versione precedente e altro riguardante il retrocomputing.
Avvertenze
  1. la nuova versione e' piu' completa, sono state aggiunte altre tipologie (portatili e pocket computer), oltre ad alcuni aggiustamenti su modelli e  aggiunte di altri.
  2. invito nuovamente chi scarica il poster (formato A2) di cliccare su qualche banner pubblicitario minimamente interessante su questo blog, dato che partecipo al programma adsense questo mi consentira' un piccolo ritorno economico senza alcun onere per chi mi aiuta.
  3. Dal 25 di gennaio e' disponibile allo stesso indirizzo la versione 2 in forma meglio leggibile e con alcune piccole variazioni.  Ringrazio tutti coloro che, con i loro suggerimenti, mi hanno aiutato a rendere migliore il mio lavoro.  

    Buona lettura!

    martedì 11 gennaio 2011

    SCUOLA ----------------------- LE ENTRATE PUBBLICHE

    La dottrina economica conosce molti modi con cui lo Stato puo' dissanguar... volevo dire ottenere dai cittadini i mezzi finanziari per fare il suo lavoro, questi modi spesso sono determinati proprio dal tipo di spese da affrontare.
    Innanzi tutto le entrate si classificano in tributarie, extratributarie, patrimoniali e a debito.
    Con le entrate tributarie lo Stato usa la sua principale caratteristica, ovvero la potesta' impositiva, che e' il potere di ottenere con le buone o le cattive maniere del denaro dai cittadini.
    Con le entrate extratributarie lo Stato induce i cittadini a pagare soldi usando vari stratagemmi, come le lotterie, in effetti solo una parte relativamente piccola di tutte le somme giocate vanno ai vincitori, il piu' lo intasca lo Stato.
    Le entrate patrimoniali derivano in genere dall'uso concesso a vari soggetti di beni di proprieta' pubblica, per esempio i lidi sulle spiagge debbono pagare per l'occupazione di suolo pubblico, dato che tutte le spiagge appartengono allo Stato (demanio pubblico). Curiosamente qui lo Stato e' assai generoso, spesso si fa pagare pochissimo e spesso non si cura di incassare dai debitori le somme non ancora pagate.
    Quando poi le entrate suddette non bastano, allora lo Stato si rivolge ai risparmiatori chiedendo loro (per piacere), di prestare un po' del loro denaro (Debito pubblico). I guai capitano se i risparmiatori, per vari motivi, non prestano i soldi richiestim in questi casi lo Stato non puo' pagare i fornitori, i dipendenti, altri risparmiatori che avevano prestato i soldi ed aspettano il rimborso. Si verifica il cosiddetto “default” ovvero la bancarotta, come e' capitato in Argentina qualche anno fa, piu' di recente in Grecia, e come minaccia di capitare ancora altrove a causa della crisi economica.
    Le entrate tributarie poi si distinguono in: imposte, tasse e contributi.
    • Le imposte servono allo Stato principalmente per predisporre i vari servizi pubblici e strutture pubbliche in modo che tutti i cittadini possano usarli. Dato che non si sa in anticipo chi usera' effettivamente e come i vari servizi questa spesa va sostenuta da tutti i cittadini.
    • Una volta che i servizi vengono usati, si sostengono ulteriori spese (cancelleria, carburante, manutenzione, ecc.), questi costi, noti come costi variabili, vengono fatti pagare solo a quelli che utilizzano i servizi tramite le tasse, come la famigerata TARSU, o tassa sui rifiuti, anche se in questo caso c'e' molto da recriminare.
    • Tuttavia vari lavori fatti dallo Stato possono indirettamente favorire alcuni soggetti (se si costruisce un ponte sono soprattutto i proprietari vicini che ne avranno benefici), quindi a costoro puo' essere richiesto di contribuire nella misura in cui sono favoriti. Altri contributi riguardano gli Enti statali di Previdenza ed assistenza come l'INPS, che si fanno pagare contributi per pagare le pensioni, assegni di maternita' ecc.
    In un altro post trattero' della evasione fiscale e dei problemi che genera.

    FILOSOFIA ----------------- IL CASO DEL CASINO' DI CASO

    Questo racconto deriva da vari interventi fatti sul it.cultura.filosofia. Buona lettura!
    Libero Arbitrio e' uno dei croupier del Casino di Caso, uno di quelli sorti al tempo in cui fu consentito a qualche paesotto di confine di arrotondare le entrate aprendo questi locali, in deroga alla legge Determino che proibiva il gioco d'azzardo. Poi la legge fu abolita e la concorrenza si fece spietata. Ormai quasi solo i clienti piu' affezionati vengono nel paese, ma piu' per turismo che per gioco.
    E' chiaro che il destino del Casino e' segnato, la normativa rigorosa ed i controlli necessari per la regolarita' dei giochi sono onerosi ed il guadagno e' ormai ridotto all'osso.
    Per di piu' la direttrice si e' invaghita di un giovane del posto, nominandolo caposala, spesso i guai che provoca sono evitati solo con l'intervento di Libero.
    Ma ora la prospettiva incerta e l'ambiente di lavoro non favorevole hanno convinto Libero a passare dalla parte dei bari, e cosi', con la complicita' di altri addetti alla sala della roulette, si e' deciso per quella sera a fare il colpo.
    Adamo Luomo e' il complice esterno, un tizio che viene da Venezia ufficialmente in vacanza con una compagna il cui nome e' intuibile.
    Alle ore 19,30 si apre il Casino, dopo i dovuti controlli, ma stavolta il controllo del caposala sulla regolarita' della roulette non e' stato fatto con l'assistenza di Libero, rimasto al bagno per un lieve mal di pancia.
    Alle 21,03 entra Adamo, per qualche minuto giochicchia con le slot machine, poi passa alla roulette dove Libero e' di turno come croupier, per qualche altro minuto guarda le puntate, quindi si decide ad andare alla cassa, compra un po' di fiches ed inzia a giocare su numeri singoli.
    Il segnale e' l'uscita di tre numeri che Adamo conosce, come anche sa i quattro numeri su cui giocare scelti dai complici, come i primi tre, ottenuti su un sito Internet per la creazione di sequenze casuali.
    La direttrice, pero', pur affascinata dal caposala, non e' scema, l'ha insospettita l'assenza di Libero durante i controlli, non era mai successo prima. Ha incaricato un assistente di esaminare la sequenza delle uscite alla roulette per verificare che siano casuali, con l'aiuto di un altro computer.
    Ora, appena usciti i tre numeri-segnale, Adamo ha inizia a giocare sul serio, punta come prima un euro sui numeri singoli, ma mentre prima perdeva ora vince, e rigioca sempre tutto, simulando sorpresa e gioia, insieme alla compagna che e' sincera perche' non sa niente. Per ogni numero singolo uscito il Casino paga 36 volte la posta, e partendo da una fiche di 1 euro, alla fine la vincita e' di 36^4 = 1.679.616 euro.
    La direttrice e' sconvolta, il computer non segnala anomalie rilevanti, quello e' un evento che puo' succedere in un Casino qualsiasi, ma non proprio ora, con quella giocata il Casino andava in rosso, e l'assessore al Bilancio, un vedovo bigotto tutto casa e chiesa, non aspettava altro.
    Sorge il sole sul Casino di Caso, per l'ultima volta, perche' nessuno ha saputo distinguere l'opera di Libero Arbitrio da quella del caso.

    domenica 2 gennaio 2011

    FILOSOFIA ----------------- IL PARADOSSO DI BELSITO

    Anzitutto buone feste!
    Come regalo per la befana propongo il contenuto di un mio vecchio post  del 2006 sul newsgroup it.cultura.filosofia, che illustra il mio punto di vista sulla richiesta, da parte della Chiesa, di proteggere con leggi dello Stato alcuni valori che peraltro condivido. Si tratta di un racconto di fantasia, compreso il luogo in cui e' ambientato.

    Ieri, con la famiglia, sono andato sulla costiera sorrentina e, a causa della solita frana, ho dovuto girare per un viottolo che andava chissà dove, immaginatevi i commenti di mia moglie (ma dove mi porti, ecc.) edei figli
    (papà ho fame, sete, sonno, ecc).
    Arrivati su una collina siamo entrati in un paese, Belsito, come indicato da regolare cartello. Il paese era bellissimo, una vera cartolina, ma non ne raccomando la visita, e dirò il perché.
    "Visto che ci siamo, visitiamolo", ho detto ai miei, e ci siamo fermati in una locanda per il pranzo, ottimo, ma sulla ricevuta fiscale ho notato una dicitura: "come da DD 997/01", che non mi è risultata come norma fiscale.
    Bellissima chiesa, case tutte linde e pinte, anche meglio di quelle della Costiera, finché siamo passati davanti al municipio trovandovi una lapide con questa scritta in latino (tradotta da mia moglie, quindi pigliatevela con lei): "Nell'anno 2002, giorno 23 del mese di maggio, questo Comune ha adottato, secondo il DD.997 del 21/10/2001, cosiddetta "Legge Buttiglione", quale Codice Unico di legge il Diritto Canonico di S. Romana Chiesa vigente, con tutte le variazioni presenti e future e tutta la relativa Dottrina. Quale sistema penale viene adottata la Pena Unica della privazione della vita, ad immagine della privazione della vita eterna, dopo i regolari tre avvisi secondo il Nuovo Testamento.".
    Tutti siamo rimasti zitti, immobili per un bel po', ogni mossa falsa significava, dopo tre avvisi, il camposanto. "Certamente questo deve essere il luogo più santo d'Italia, e chi si permetterebbe di violare una qualunque norma religiosa, visto che è diventata norma giuridica con una sanzione così forte?". Cosi' pensavo, mentre ci
    incamminavamo lesti verso la macchina, implorando i figli di  rimanerci attaccati vicino e di non dire nulla, ma non ho potuto fare a meno di notare uno stranissimo tizio, vestito chiaramente da diavolo, anzi, era proprio lui, con corna, zampe di capra e tutto il resto, e puzzava maledettamente di zolfo, chiaramente.
    "Benvenuti a Belsito, vi piace il mio paese?" Siamo rimasti a bocca aperta, mia moglie, laureata in Teologia,
    immaginate che faccia ha fatto. Mi sono fatto avanti io ed ho chiesto, assai banalmente debbo dire: "M..Ma questo paese...", "Ha come leggi vigenti il Diritto Canonico di S. Romana Chiesa e quindi cosa ci faccio io?"
    Continua lui. E poi: "Se vi ricordate, Egli, nel Nuovo Testamento, ha detto che, per la salvezza, non basta evitare di peccare, che è comunque impossibile, ma occorre fare atti meritori per guadagnare un tesoro lassù, ovviamente perchè ciò valga è necessario che siano atti spontanei dettati dalla carità. Ora riflettete, se tutte le opere buone, come 'vestire gli ignudi', 'visitare gli infermi', ecc. come indicati nella dottrina cattolica, sono obbligatorie, pena la morte e' non la carità, ma la paura che fa agire. Dunque quale è il merito? Niente merito,
    niente tesoro lassù, niente salvezza, ed io qui regno, perchè, come sapete, sono il re della Paura."
    Ce ne siamo andati veloci come il vento (nel Diritto Canonico per fortuna non c'è normativa stradale), io tesissimo, mia moglie silenziosa, entrambi riflettendo sul fatto che più la Legge della Chiesa si fa Diritto, più le porte dell'Inferno avanzano.
    Voi che ne dite?
    Cordiali saluti.
                  Mauro