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Commenti (civili) e giudizi sono graditi, attendete qualche giorno per vederli, debbo prima controllarli e poi eventualmente rispondere.

sabato 27 aprile 2013

SCUOLA ----------------------- RATEI E RISCONTI (1)

Il tempo ed il denaro sono i due elementi principali di questo post
L'argomento di questo post  è stato spesso difficile per chi studia l'economia aziendale, quindi ho ritenuto di dividerlo in tre parti, nelle prime due volta tratterò l'argomento dal punto di vista del calcolo, cosa utile nelle classi prima e seconda degli ITC e ITP, l'ultima volta tratterò la parte contabile, utile nella terza classe.
Innanzitutto sia i ratei che i risconti si verificano in queste due condizioni:
a) un'azienda ha in corso un contratto che prevede un pagamento o riscossione di un servizio proporzionato al tempo, per esempio affitti, canoni di leasing, canoni di manutenzione, assicurazioni, ecc.
b) tra l'inizio e la fine della durata del contratto (se il contratto prevede un solo pagamento) o tra due pagamenti successivi finisce il periodo amministrativo, che normalmente avviene il 31/12.
Il periodo di tempo (e solo quello) in cui si hanno entrambe le condizioni è quello in cui occorre effettuare il calcolo.
A questo punto occorre sapere se il pagamento avviene all'inizio (anticipato) od alla fine (posticipato) del periodo in questione. Se il pagamento è anticipato avremo sempre un risconto, se il pagamento è posticipato avremo un rateo.
ESEMPIO (1)  una azienda ha sottoscritto un contratto di assicurazione auto, con due scadenze : 10/6 e 10/12 di ogni anno. ogni rata è di euro 1000, il pagamento in caso di assicurazioni è sempre anticipato
In questo caso ricorre la condizione (a), vi è un servizio che ha come base una durata temporale. Bisogna ora vedere in quale periodo di tempo si verifica la condizione (b), nel quale si dovrà calcolare un risconto.
A questo punto è utile vedere questo disegno:
I sacchetti indicano le epoche di pagamento, il 10/6 ed il 10/12 dell'anno n, in particolare il primo pagamento riguarda il periodo indicato dal rettangolo rosso nel quale non ricade la data del 31/12 e quindi non si verifica la condizione (b), in questo caso non si effettua alcun calcolo.
Il secondo periodo, dal 10/12, dove avviene il pagamento, fino al 10/6 dell'anno successivo n+1 comprende la data del 31/12, quindi si verifica la condizione (b).
Tuttavia il periodo di tempo dal 10/12 al 31/12 è stato pagato ed utilizzato dall'azienda.
Rimane il periodo dal 1/1/n+1 al 10/6/n+1, cioè il rettangolo verde, questo periodo non appartiene all'esercizio che finisce il 31/12/n quindi il relativo costo, anche se è stato già pagato, deve essere escluso dal totale dei costi. Questo è il motivo per cui i risconti sui pagamenti sono attivi, ovviamente, all'opposto, i risconti sulle riscossioni sono passivi.
Di solito il calcolo si fa in giorni, secondo l'anno civile di 365/366 giorni, con la durata dei mesi secondo il calendario, inoltre si salta il giorno iniziale e si comprende il giorno finale, perciò si farà così:
dal 1/1/n+1 al 31/1/n+1 sono 30 giorni (si esclude il 1/1)
dal 1/2 al 28/2 sono 28 giorni, a marzo sono 31 giorni, ad aprile 30, a maggio 31, a giugno dal 1 al 10 sono 10 giorni (si comprende il giorno finale), il totale dei giorni fa 160.
Occorre anche sapere la durata di tutto il periodo dal 10/12/n al 10/6/n, applicando lo stesso metodo si ottiene un totale di 181 giorni.
Ora abbiamo tutti i dati e possiamo costruire la seguente proporzione, in quanto si ritiene che il servizio sia proporzionato appunto al tempo.
DURATA TOTALE   :     DURATA RISCONTO   =    IMPORTO TOTALE   :   RISCONTO
        181                    :                     160                  =           1000                      :           X

           1000 x  160
X =     ------------   =   883,98 euro
                 181 

In bilancio avremo questa rappresentazione:
                                                STATO PATRIMONIALE                                       
ATTIVO                                                                                                  PASSIVO 
Risconti attivi                        883,98                                                                           

                                                CONTO ECONOMICO                                           
COSTI                                                                                                    RICAVI      
Assicurazioni                      1116,02                                                                            

L'importo delle assicurazioni comprende per intero la 1' rata di 1000 euro, piu' la parte della 2' rata rimasta di competenza dell'esercizio.
La prossima volta verrà esposto un esempio di rateo.

martedì 9 aprile 2013

RETROGAMING ---------- MATTEL I.A.N.

In questo post mi occuperò di una console assai particolare, assai poco nota e venduta in pochi esemplari dalla Mattel, l'Invisible Alien Neutralizer o IAN, ovvero Neutralizzatore di alieni invisibili.
La console venne progettata da Tim Effler, con la collaborazione di altri progettisti della Mattel:  Robert Del Principe, David Hostetler e John Ling. Il progetto venne brevettato a settembre del 1980 al n. 4,403,777 del registro dei brevetti USA. L'intenzione era quella di distribuirlo in tutto il mondo, pertanto ne venne creata una versione USA ed una internazionale multilingue.
A fine 1980 la console venne messa in vendita, ma i limiti della console e un marketing sbagliato ne decretarono il flop commerciale, ne vennero costruiti solo 10.000 circa, venduti forse ancor meno.
Oggi vi sono solo pochi cenni e immagini su internet, e quasi nessun video. 
L'esemplare che qui esamino mi è pervenuto tramite internet, a parte la scatola è in ottime condizioni.
Il corredo completo della console, la scatola è stata parzialmente restaurata.
la console ha una lunghezza di cm. 30 circa
La sequenza di gioco è questa:
  • La console si usa accendendo l'interruttore (portandolo su ON), 
  • premere uno dei tre tasti "Frequency" per iniziare il gioco, 
  • per cercare gli alieni da neutralizzare (ovviamente invisibili), bisogna premere insieme i tasti "search", la console inizia a emettere dei bip intermittenti, 
  • a questo punto occorre spostarsi nell'ambiente in cui ci si trova, puntando la console davanti a sè, 
  • quando ci si avvicina ad un alieno il bip aumenta di frequenza fino a che si accende un led verde, 
  • in quel momento occorre premere il tasto "Fire" per neutralizzarlo, 
  • se non ci si riesce, si deve premere il tasto "Repel" per evitare di essere a colpiti dall'alieno.
  • se si trovano i 4 alieni prima di esaurire la propria energia si conclude il gioco.
In pratica con un piccolo trucco si è inventato un gioco a realtà immersiva, ovvero il giocatore è all'interno del proprio ambiente di gioco! Altro che realtà virtuale o visori 3D, si tratta di una idea, almeno in partenza, geniale.
In effetti non si fa altro che sfruttare la fantasia dei bambini, del resto ognuno da bambino ha cacciato nemici immaginari armato di una pistola giocattolo.
Un difetto della console è la disposizione e l'uso dei tasti, fatto apposta o no, è difficile agire in modo corretto e tempestivamente, un bambino può stancarsi presto.
Altro difetto è la ripetitività del gioco, lo schema è più o meno lo stesso, e poi è abbastanza facile capire dopo un pò che cosa cerca veramente il sensore della console.
Vediamo allora di trovare il piccolo segreto di questo apparecchio, questa è la console appena aperta, uno volta svitate sei viti con testina triangolare

Come si nota, nella parte inferiore c'è l'altoparlante, al centro vi è il circuito principale, nella parte frontale c'è il sensore.







Il circuito principale è composto da una manciata di componenti elettrici e da un solo chip.
La tastiera è a membrana, di tipo assai frequente nelle console ed anche negli home computer del periodo,
I caratteri numerici rossi e la luce verde sono composti da led, in particolare i numeri sono dello stesso tipo di quelli usati nelle calcolatrici tascabili.
Come nella Microvision, trattata in un altro post, si nota che l'intera circuiteria potrebbe essere alloggiata in un case molto più compatto.

















Ed ecco finalmente il piccolo segreto della console: un sensore ottico!
In effetti se camminando nell'ambiente capita di puntare la console verso una fonte luminosa ecco che viene segnalato un alieno!


lunedì 1 aprile 2013

FILOSOFIA ----------------- UN PROGETTO PER NOI

La storia è un racconto che che parla di uomini e delle loro speranze, delle mete che si scelgono e cercano di raggiungere, delle promesse che fanno e che spesso tradiscono perdendo il filo che guidava i loro passi.
Qui noi viviamo in un Paese che fa promesse destinate ad essere tradite e perciò non ha una strada davanti a sè.
Impariamo a farci promesse che possiamo mantenere e facciamo il possibile per mantenerle, ricordiamoci che quello che promettiamo e le azioni che facciamo per mantenere le nostre promesse coinvolgono sia il nostro futuro che gli altri, meglio quindi che tutti possano equamente godere dei risultati dei nostri progetti.
Ma cosa può proporre chi vi scrive da un blog?
Posso solo fornire un esempio per far capire che esistono progetti che, per quanto ambiziosi, sono possibili e possono coinvolgere tutti, progetti che rendano possibile attirare capitali riportandoli dalla speculazione all'economia reale, aldilà di qualunque provvedimento che cerchi di ottenere lo stesso scopo a forza, con le tasse o le norme penali.
Lo spunto mi viene da una mia vecchia idea, che mi venne quando sentii parlare di aerogel, si tratta di una sostanza solida ma leggerissima, con proprietà fisiche anche molto diverse, a seconda del materiale usato (silice, carbonio, persino alghe).
aerogel_più_leggero
Un aerogel di carbonio
All'epoca l'aerogel aveva un peso specifico minimo pari a quello dell'aria (1 mg per cm cubico), ma di recente ho saputo che esiste una varietà di aerogel di carbonio persino più leggera dell'elio (0,16 mg per cm cubico mentre l'elio arriva a 0,18)! (http://www.melendugno.net/2013/03/scoperto-materiale-piu-leggero-dellaria-contro-linquinamento/)
La  mia proposta parte da qui, e vuole arrivare a proporre che lo Stato spinga e favorisca anche finanziariamente una ricerca sistematica in tutto il Paese volta al poter costruire oggetti anche di grandi dimensioni, capaci di volare e spostarsi con pochissima energia, mezzi capaci di spostare merci a prezzi assai più bassi del trasporto terrestre, navale ed in gran parte aereo. Anche l'edilizia potrebbe trarre giovamento perchè sarebbe possibile costruire case molto più leggere e quindi molto meno sensibili p.es. alle scosse di terremoto, cosa oltremodo utile in quasi tutta l'Italia, senza contare il minor bisogno di spostare grandi masse di materiale per le costruzioni.
L'isola volante di Laputa, ideata da Jonathan Swift. nel libro "I viaggi di Gulliver" 
Il possesso della tecnologia e del know how relativo renderebbe il nostro Paese all'avanguardia in un settore strategico, quello dei trasporti, con ampi margini di guadagno.
La tecnologia dell'aerogel è ancora agli inizi, occorre creare materiali non solo leggeri, ma anche abbastanza resistenti e rigidi o elastici a seconda delle necessità, ma è una strada possibile.
Tanti che mi leggeranno diranno che questo progetto è un pò troppo visionario, come tutti i progetti degli scienziati di Laputa, ed io già rispondo che l'idea di fondo è quella di un progetto che riunisca e dia un senso alle forze di un popolo, quindi si possono scegliere altre idee.
Come esperto di economia questo progetto è realizzabile e conveniente, come essere umano non posso fare a meno di alzare lo sguardo al cielo e pensare ad un futuro migliore per me e per tutti, come fece J.F. Kennedy quando pose agli Stati Uniti l'obiettivo, quasi utopico nel 1960, di arrivare alla Luna in solo 10 anni, dando a quella nazione una prosperità che arrivò agli anni '70.