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venerdì 16 giugno 2017

SCUOLA ---------------------- GLI ASSEGNI

AssegnoN1BCCGaudianoDiLavello.jpg
Un assegno bancario ordinario (Da wikipedia)
Gli assegni sono uno strumento di pagamento ancora molto utilizzato nella pratica commerciale ed appartengono alla categoria dei "Titoli di credito". La loro caratteristica è che vengono emessi per utilizzare fondi disponibili presso le banche e quindi riguardano esclusivamente somme di denaro.
L'utilizzo di questi documenti richiede attenzione, perché sono spesso utilizzati per frodi in danno soprattutto dei creditori, quindi qui esporrò le istruzioni per compilare gli assegni e i principali rischi che si corrono.
Comincio col ricordare che gli assegni possono essere emessi solo da coloro che hanno un conto corrente presso una banca ed hanno ottenuto da questa l'autorizzazione ad emetterli, di solito il permesso è implicito nel momento in cui si apre un conto corrente e la banca consegna al cliente il libretto degli assegni.
Altra cosa importante è che di solito tutti gli assegni consegnati al cliente hanno la dicitura "non trasferibile", ciò significa che il debitore (cioè il traente) dovrà compilare l'assegno indicando il nome di colui che dovrà essere pagato (il beneficiario) e solo lui potrà incassare l'assegno presso la banca indicata nell'assegno (banca trattaria).
E' possibile chiedere alla banca il rilascio di assegni senza la dicitura "non trasferibile" pagando una tassa attualmente di 1,5€ per assegno, in tal caso, a condizione che l'importo dell'assegno sia inferiore alla soglia fissata dalla legge (attualmente 3.000€), questo può essere ceduto dal beneficiario ad altri soggetti in due modi:
1) indicando come beneficiario "al portatore", in tal caso l'assegno basta solo consegnarlo materialmente ad un altro soggetto, è una procedura semplice, ma pericolosa, in caso di perdita dell'assegno o di furto, chi ha l'assegno può comunque incassarlo, poi sono guai per chi ha perso l'assegno, dovrà denunciare il furto e dimostrare che l'assegno gli è stato sottratto illecitamente e poi cercare di recuperare la somma per via giudiziaria.
2) il beneficiario, sul retro del documento, dovrà scrivere "per me pagate a", indicare il nuovo beneficiario (detto giratario) e firmare, si tratta della "girata in pieno", una volta consegnato l'assegno al giratario sarà lui a poterlo incassare. Se chi fa la girata (cioè il vecchio beneficiario o "girante") si limita a firmare sul retro, cioè fa una "girata in bianco", dal momento della consegna l'assegno potrà circolare come al punto 1, cioè come se fosse al portatore.
L'assegno va compilato al momento dell'emissione con questi dati essenziali:
1) data e luogo di emissione, è importante inserirli subito, il beneficiario avrà al massimo 8 giorni di tempo per incassare l'assegno, se lo farà nello stesso comune di emissione, altrimenti ne avrà 15. Oltre questo termine l'assegno verrà pagato dalla banca solo se ci sono i fondi e se non è stato bloccato dal traente, in caso contrario il beneficiario potrà ottenere la somma solo per via giudiziaria ordinaria.
Attenzione, se non si scrivono questi dati il beneficiario potrà sempre incassare l'assegno con tutti i diritti, gli basterà completare l'assegno con una data adeguata. 
2) somma scritta in cifre ed in lettere con questo formato per i numeri #XXXXX,XX# dove il cancelletto è facoltativo ma utile per evitare frodi con alterazione dell'importo, per le lettere si usa questo formato "parteinterainlettere/XX" dove XX indica i centesimi. Se non si inserisce l'importo ovviamente il possessore dell'assegno potrà scrivere l'importo che vuole.
3) Nome del beneficiario, oppure la dicitura "al portatore" o anche "a me medesimo" se il traente vuole essere lui a prelevare l'importo (si usava soprattutto una volta per prelevare soldi in banca).
4) Firma del traente, possibilmente leggibile e comunque il più possibile simile a quella depositata in banca quando si è ottenuto il primo libretto di assegni.

Vi sono poi dei dati facoltativi:
1) la sbarratura, si fa ponendo due linee parallele che attraversano tutta la parte frontale dell'assegno lungo il lato corto, in tal modo l'assegno potrà essere incassato solo depositandolo presso una banca ed ovviamente questo è possibile di solito se si è clienti di questa, comunque si verrà identificati. Se viene indicato tra le linee il nome di una banca allora sarà possibile incassare solo tramite questa banca (sbarratura speciale).
Assegno con sbarratura generale
2) clausola "non all'ordine", possibile solo se l'assegno non ha già la scritta "non trasferibile", in tal caso l'assegno può essere trasferito solo compilando un atto scritto di cessione del credito firmato dal cedente e dal cessionario.
3) altre diciture come "per avallo", "da accreditare", ecc.
Cosa succede se l'assegno non è coperto, ovvero, la banca non ha sul conto corrente del traente i soldi per pagare? Si compiono i seguenti passaggi:
1) Se chi presenta l'assegno vuole e se sull'assegno vi sono delle girate, la banca farà redigere subito un "atto di protesto" da un notaio con cui ha una convenzione, si hanno comunque tre giorni lavorativi di tempo per farlo, una volta constatato che l'assegno è scoperto, è necessario, ovviamente, che l'assegno a suo tempo sia stato effettivamente consegnato dalla banca al traente, altrimenti l'assegno è falso, ed occorre seguire la via giudiziaria ordinaria.
Il traente ha 60 giorni di tempo dalla data di scadenza dell'assegno (quindi tra 68 e 75 giorni dall'emissione) per pagare l'assegno, ma dovrà pagare anche un 10% in più di penale e gli interessi e spese di protesto, se non lo fa subirà una multa da 516 euro a 3.099 euro aumentabile se l’importo del titolo supera i 10.329 euro o se già in passato si sono emessi assegni scoperti, inoltre il suo nome sarà segnalato alla Centrale di Allarme Interbancario e nel bollettino dei protesti, quindi gli sarà revocata l'autorizzazione ad emettere assegni per un certo tempo. La conseguenza peggiore, però, è che se le banche hanno concesso crediti queste possono richiedere il rientro immediato, e comunque non concederne più, questo vale anche per le finanziarie sicché il soggetto potrebbe essere costretto a regolare ogni acquisto in contanti con problemi a pagare oltre il limite previsto dalla legge per questo tipo di pagamenti. 
2) entro sei mesi dalla presentazione all'incasso (documentata dal protesto o dall'attestazione della banca di mancato incasso) il creditore deve far notificare da un pubblico ufficiale (notaio, messo comunale, ecc.) l'atto di precetto, che da 10 giorni di tempo al debitore per pagare l'assegno e tutte le spese di riscossione. 
3) se il debitore non paga né fa opposizione il creditore deve effettuare il pignoramento dei beni pignorabili del debitore tra i 20 ed i 90 giorni dalla data del precetto.
4) se il debitore non paga si procede alla vendita all'asta dai beni pignorati, il ricavato, dedotte le spese del procedimento, per prima cosa serve per pagare l'assegno, se rimane qualcosa (molto difficile) questo viene restituito al debitore.