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martedì 11 gennaio 2011

FILOSOFIA ----------------- IL CASO DEL CASINO' DI CASO

Questo racconto deriva da vari interventi fatti sul it.cultura.filosofia. Buona lettura!
Libero Arbitrio e' uno dei croupier del Casino di Caso, uno di quelli sorti al tempo in cui fu consentito a qualche paesotto di confine di arrotondare le entrate aprendo questi locali, in deroga alla legge Determino che proibiva il gioco d'azzardo. Poi la legge fu abolita e la concorrenza si fece spietata. Ormai quasi solo i clienti piu' affezionati vengono nel paese, ma piu' per turismo che per gioco.
E' chiaro che il destino del Casino e' segnato, la normativa rigorosa ed i controlli necessari per la regolarita' dei giochi sono onerosi ed il guadagno e' ormai ridotto all'osso.
Per di piu' la direttrice si e' invaghita di un giovane del posto, nominandolo caposala, spesso i guai che provoca sono evitati solo con l'intervento di Libero.
Ma ora la prospettiva incerta e l'ambiente di lavoro non favorevole hanno convinto Libero a passare dalla parte dei bari, e cosi', con la complicita' di altri addetti alla sala della roulette, si e' deciso per quella sera a fare il colpo.
Adamo Luomo e' il complice esterno, un tizio che viene da Venezia ufficialmente in vacanza con una compagna il cui nome e' intuibile.
Alle ore 19,30 si apre il Casino, dopo i dovuti controlli, ma stavolta il controllo del caposala sulla regolarita' della roulette non e' stato fatto con l'assistenza di Libero, rimasto al bagno per un lieve mal di pancia.
Alle 21,03 entra Adamo, per qualche minuto giochicchia con le slot machine, poi passa alla roulette dove Libero e' di turno come croupier, per qualche altro minuto guarda le puntate, quindi si decide ad andare alla cassa, compra un po' di fiches ed inzia a giocare su numeri singoli.
Il segnale e' l'uscita di tre numeri che Adamo conosce, come anche sa i quattro numeri su cui giocare scelti dai complici, come i primi tre, ottenuti su un sito Internet per la creazione di sequenze casuali.
La direttrice, pero', pur affascinata dal caposala, non e' scema, l'ha insospettita l'assenza di Libero durante i controlli, non era mai successo prima. Ha incaricato un assistente di esaminare la sequenza delle uscite alla roulette per verificare che siano casuali, con l'aiuto di un altro computer.
Ora, appena usciti i tre numeri-segnale, Adamo ha inizia a giocare sul serio, punta come prima un euro sui numeri singoli, ma mentre prima perdeva ora vince, e rigioca sempre tutto, simulando sorpresa e gioia, insieme alla compagna che e' sincera perche' non sa niente. Per ogni numero singolo uscito il Casino paga 36 volte la posta, e partendo da una fiche di 1 euro, alla fine la vincita e' di 36^4 = 1.679.616 euro.
La direttrice e' sconvolta, il computer non segnala anomalie rilevanti, quello e' un evento che puo' succedere in un Casino qualsiasi, ma non proprio ora, con quella giocata il Casino andava in rosso, e l'assessore al Bilancio, un vedovo bigotto tutto casa e chiesa, non aspettava altro.
Sorge il sole sul Casino di Caso, per l'ultima volta, perche' nessuno ha saputo distinguere l'opera di Libero Arbitrio da quella del caso.

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