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lunedì 23 luglio 2012

FILOSOFIA ------------------ PRIMA DI LUNEDI'

Il "Fiat lux" secondo il Dorè
La storia della Creazione, come raccontata nella Bibbia, appare ad una lettura un pò più attenta piena di sorprese, e persino uno studioso di fisica trova degli elementi interessanti.
In primo luogo la Genesi contiene due racconti distinti della Creazione, provenienti da due tradizioni di diverse epoche. La tradizione più recente, detta Sacerdotale, parla della Creazione divisa in giorni, e narra di una creazione dell'uomo e della donna avvenuta contemporaneamente, mentre quella più antica condensa tutto in un giorno, parla dell'Eden e del peccato originale e considera la donna creata da una costola dell'uomo.
Soffermiamoci sulla tradizione sacerdotale, ecco i versetti che aprono tutta la Bibbia:
"1In principio Dio creò il cielo e la terra. 2La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
3Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. 4Dio vide che la luce era cosa buona e Dio separò la luce dalle tenebre. 5Dio chiamò la luce giorno, mentre chiamò le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: giorno primo."
In tutto il racconto della Creazione Dio inizia un giorno con un atto di creazione, ma durante il primo giorno di atti ce ne sono due, prima si crea un "qualcosa" privo di forma, vuoto, non solo, ma Dio non parla, si limita a creare. Poi parla e crea la luce. Non mi occuperò in questo post del paradosso del giorno e della notte, in mancanza di riferimenti temporali, o di altri paradossi che al massimo citerò di passaggio, preferisco far notare che in realtà Dio ha creato qualcosa prima della luce, anzi, lo scrittore del testo riserva la parola "creare" a questo primo atto, nel resto del racconto preferisce usare i verbi "separare", "fare" o simili, come se usasse sempre il materiale creato in precedenza, tranne che con l'uomo, dove usa ancora il verbo "creare" (ma nella tradizione piu' antica l'uomo è fatto con la materia già creata).
Ci sono per me gli elementi per parlare di una creazione che precede il primo giorno (che era un lunedi, secondo la tradizione rabbinica), ma è una creazione dove non c'è il tempo (il giorno non viene citato) e tutto è mischiato insieme, non separato, una sorta di caos iniziale, come se Dio avesse solo messo insieme il materiale su cui lavorare dopo (un pò come un bambino fa col Lego, butta tutto sul pavimento e poi separa i pezzi per usarli nella costruzione). Ci sono due considerazioni che voglio fare, la prima è che questo "quid" privo di forma, vuoto, assomiglia terribilmente a quello che i matematici chiamano "insieme vuoto", non è il nulla, è un contenitore privo di contenuto, e i matematici, a partire da Frege, associano l'insieme vuoto col numero zero. Noi sappiamo che la nozione dello zero è molto più recente, è nata in India poco prima che fosse fissato in un testo scritto nel 628 dC, quindi circa mille anni dopo la stesura di questo versetto biblico. insomma, un abbozzo di idea dello zero c'era, ma l'estensore biblico non era un matematico e non potè trarre le conseguenze della sua intuizione. Seconda considerazione, l'idea di un caos primigenio è comune ad altre culture, come la greca e come le ipotesi costruite dagli cosmologi odierni per spiegare cosa c'era prima del Big Bang (per inciso, circa 100.000 anni dopo questo evento si ebbe proprio una separazione della luce dalla materia). Tuttavia chi ipotizza il caos primigenio afferma che tutto deriva da lì, compresa ogni divinità, soltanto due culture affermano che anche il caos ha una origine, un creatore, quella biblica e quella di una parte dell'Induismo che parla di un principio creatore chiamato "Brahman". Comunque sia, questo caos continua ad esistere, come una sorta di tappeto su cui si sviluppa e si svolge la vita del creato, cosa sostenuta anche dai cosmologi oggi, insomma si ribadisce che la creazione dura tuttora, giacchè il caos non ha tempo ed è la base sul quale si erige tutto l'edificio della Creazione. 

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