Invito ai navigatori!
giovedì 5 maggio 2022
FILOSOFIA --- "L'altro posto", LA GENIALITA' DI UN SEMPLICE TELEFILM.
lunedì 27 dicembre 2021
RETROCOMPUTING --- RESOCONTO DELLA MOSTRA DEI VIDEOGAME DI TRIESTE.
Per motivi familiari ho trascorso i giorni di Natale a Trieste, bellissima città che raccomando di visitare a chi può, a parte l'evento di cui farò questo resoconto.
Dal 26 novembre e fino al 20 febbraio, nel Salone degli incanti, presso il faro, si tiene la mostra storica dei videogames, dalle origini fino al presente, titolo "VIDEO GAMES, the exhibition".
L'autore dell'articolo, che ha scattato le foto, mentre mio figlio, visibile in alcune foto, ha testato le console. |
Da sinistra "Tic Tac toe, "Space Wars", "Tennis for two" |
Un cabinato con "Donkey Kong" |
Una Pong della Atari con i vari cloni, tra cui uno italiano della Zanussi, appena sopra la Pong. |
Varie console dell'epoca della guerra commerciale tra Nintendo e Sega |
In primo piano sulla destra la prima console portatile, prodotta dalla Mattel nel 1976, "Auto race", sulla sinistra una "Microvision", la prima portatile a cartucce, della Milton Bradley |
Vai modelli di Game boy della Nintendo |
Si può giocare con un Game boy prima versione riportato su schermo grande, nella foto il celeberrimo Tetris |
Vari modelli di Xbox e Playstation, dall'altra parte del corridoio ci sono i modelli giocabili |
Una zona dove vengono mandati video sulla storia dei Video games, tuttavia l'audio è sovrastato dalle console in funzione nelle vicinanze. |
C'è anche un flipper, il secondo oggetto dalla sinistra, è un modello molto sofisticato, dotato di uno schermo che manda video in base alle situazioni di gioco, oltre ai punteggi. |
Sulla destra una Nintendo 64 e una Sega Saturn, nell'altro espositore uno dei primi PC di tipo IBM compatibile, usati per i giochi |
Il salone degli incanti era un mercato del pesce che veniva venduto appunto all'asta (quindi all'incanto). Ora l'edificio è stato restaurato e utilizzato per vari eventi |
Come giudizio direi che vale la pena farci un salto, la visita, se non ci si accanisce troppo a giocare, dura un'ora circa, è possibile evitare di pagare il prezzo del biglietto (15 euro) se si pernotta per almeno due giorni negli Hotel o simili convenzionati siti in città (probabilmente tutti quelli al centro città).
Per ulteriori informazioni:
https://www.turismofvg.it/eventi/video-games-the-exhibition
Buon gioco!
giovedì 7 ottobre 2021
RETROCOMPUTING --- STORIA DI UN ITALIANO, LUCIANO DEL BUFALO.
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Luciano Del Bufalo nel 1956 a Berlino |
Prima che molti dei lettori di questo post nascessero, prima ancora che Federico Faggin inventasse il chip 4004, base di quasi tutte le CPU dei moderni computer, già si usavano i primi computer desktop (come la famosa Perottina della Olivetti) ed anche le calcolatrici tascabili, queste ultime erano meccaniche e richiedevano l'ausilio umano, ma erano comunque piuttosto veloci e precise, in mani abili.
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Un aritmografo della Addiator |
L'immissione delle cifre avveniva usando un pennino (come per l'Apple Newton, varie agendine digitale e i primi smartphone) che serviva a muovere delle cremagliere fino a visualizzare la cifra voluta.
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Una pubblicità per i negozianti |
lunedì 23 novembre 2020
RETROCOMPUTING --- CONSIGLI PER COLLEZIONISTI.
I collezionisti in generale iniziano questo hobby per i motivi più svariati, molto spesso partendo da oggetti che li hanno colpiti durante l'infanzia, l'hobby diventa passione quando la gioia di trovare un oggetto tanto cercato ti rimane dentro, e spinge a trovare altri oggetti simili. Ebbene si, somiglia a qualunque percorso che crea una dipendenza, ma si può rimanere nell'alveo della normalità se si riesce a dare a questa passione un fine utile a se e agli altri, mentre una dipendenza di solito è distruttiva.
Personalmente seguo queste regole apprese col tempo, valgono anche per qualunque genere di collezione, eccole:
1) Delimitare con un certo rigore l'oggetto della collezione, altrimenti ci si ritrova con tanti oggetti scollegati tra loro e privi di un senso che li accumuni e dia anche loro una progressione, una storia insomma. Si tratta infatti sempre di oggetti che raccontano una propria storia, ma guardandoli nell'insieme si può avere anche una storia comune. Bastano anche pochi oggetti, purché molto significativi, per avere una buona collezione, oppure è anche una buona idea collezionare cose che occupino poco spazio.
2) Cercare di essere in grado di effettuare la manutenzione e eventuali riparazioni di base, in modo da dover chiedere aiuti solo in casi più seri e rari, e comunque su Internet qualche aiuto si può darlo. In effetti se si è rispettato il punto 1 è più facile "specializzarsi". Tra l'altro una riparazione riuscita è gratificante.
3) Ricordarsi che la collezione è per noi, non siamo noi per la collezione. Esiste la famiglia, la ragazza, amici, insomma la vita. Ricordatevi che tra collezionista ed accumulatore compulsivo la differenza è sottile, basta perdere la capacità di delimitare con rigore gli spazi riservati alla collezione senza creare problemi alle persone conviventi.
4) Come corollario del punto 3, non danneggiate la vostra economia per comprare oggetti, cercate di autofinanziarvi vendendo doppioni, pezzi fuori dall'oggetto della collezione, altri oggetti di casa che magari prima semplicemente buttavate e in realtà hanno un mercato. Comunque ricordatevi che potete aggiungere alla passione l'idea di un buon investimento, molti oggetti col tempo acquistano valore.
5) Quando arriva la vecchiaia, o, corna facendo, avete già avuto l'avviso di sfratto da questa vita, se gli oggetti non si sono deteriorati prima, ricordatevi che dovrete separarvi, provvedete a dare loro un futuro senza di voi. Vi hanno dato bei momenti quindi è giusto ricambiare, se trattati bene vi saluteranno lasciandovi qualche soldino per la vecchiaia o per i vostri cari.
E qui aggiungo dei punti suggeriti da un appassionato come me, Dino Baldi, ma altro potete aggiungere nei commenti:
6) Allargate il cerchio. Non restate soli con i vostri ritrovati e le vostre scoperte. Se vi guardate in giro, la vostra città ed il suo contorno offrono enormi potenzialità per formare un gruppo di amici, accumunati da una sana propensione per lo smanettamento. Promuovete contenitori di passione.
7) Investite sul futuro del passato coinvolgendo i giovani. Iniziative come CoderDojo permettono di diffondere consapevolezza nelle menti dei piccoli, far conoscere per far capire. Non è vero che servono per forza 4K e 100 hz per divertirsi. Neanche tanto ben nascosti, nel numero, si annidano molti piccoli nerd affamati, hanno solo bisogno di una piccola spinta.
8 e altro) Fate voi.
lunedì 5 ottobre 2020
SCUOLA ---------------------- GUIDA ALLE BASI DELL'ECONOMIA
martedì 14 aprile 2020
RETROCOMPUTING --- VIAGGIO NELLO SPAZIO E NEL TEMPO.
Andiamo in ordine alfabetico e cominciamo da Atari.

Ecco la sede all'epoca della Warner:
Si trova a Sunnyvale, negli USA, in Borregas Avenue 1165, la sede non è cambiata sostanzialmente, ma era proposta in fitto all'epoca della foto (dal sito AtariProtos.com. Nella stessa zona è presente anche la sede all'epoca di Tramiel, al numero 1195 (dallo stesso sito internet):

Oggi al posto del logo Commodore troviamo quello della QVC, uno dei più grandi venditori on line anche in TV.



Qui c'è l'interno della hall, con questa grande scala a chiocciola, si nota la grande scultura sul lato sinistro.

Questa è la zona della hall, si tratta evidentemente di un ingresso secondario, si nota la presenza sotto al posto dov'era il logo Sinclair, di un altro logo Sinclair, ma si tratta di un'altra ditta che tratta prodotti medici.
L'interno della hall nel 2016, epoca del 'pellegrinaggio', l'aspetto è un po' più dimesso e manca la scultura

Questa è la vista dall'alto della sede ex Sinclair, che ora fa parte di un complesso universitario, si vede l'ingresso principale attuale con annesso parcheggio in alto a sinistra nell'immagine.
lunedì 9 settembre 2019
RETROCOMPUTING --- IL COMMODORE 64 SILVER LABEL, CRITERI DI AUTENTICAZIONE, AGGIORNAMENTO!
Il Commodore 64 "silver label" è esattamente quello fotografato sulle scatole di tutti i C64 modello "biscottone" (versioni A,B,G) , si badi bene alle etichette "Commodore" e "64" color argento
Delle Assy 250407 la versione A (PAL/NTSC) venne sempre usata, ma vennero anche usati alcuni esemplari della versione B che perciò sono ancora compatibili, soprattutto con seriali bassi e date dei chip appropriate, quindi vale quanto specificato in nota (2).
Le versioni successive sono talvolta presenti nei silver, ma credo che si tratti di C64 a cui hanno cambiato la scheda originale a seguito di un ricondizionamento. (vedi nota 1)
Una
scheda KU14194HB
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una scheda Assy 326298, da notare il chip video ceramico subito sotto il modulatore RF |
L'epoca di produzione è spesso indicata sul chip con un codice a 4 cifre, posto sotto il codice modello del chip, la data è composta da due cifre per il n. della settimana e due per l'anno, i silver label devono avere una data tra xx82 e nn83 dove xx è un numero qualunque e nn non dovrebbe superare il 12. Se hanno codici successivi vuol dire che sono stati cambiati, non si tratta necessariamente di una frode, ma probabilmente di normale manutenzione, in particolare se il computer ha un seriale basso. Il chip video (6569) più sicuro è quello ceramico, ma è più importante che sia una R1 o R2 (molto rara) anche perché sono le uniche versioni compatibili con la cartuccia CP/M venduta nello stesso periodo.
Va detto che anche alcuni chip minori, di solito saldati direttamente su piastra, hanno la data con la stessa codifica, questo può aiutare a identificare una 250407 versione B come effettivamente usata per un silver anche se i chip maggiori sono stati cambiati, dato che i chip saldati su piastra venivano cambiati più raramente.
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Il gruppo 1 indica la settimana, il gruppo 2 l'anno |
Una tipica targhetta con numero seriale, posta sul guscio inferiore del case. |
- C (Canada): direi tutti, gli esemplari con etichetta arcobaleno sono probabilmente esemplari ricondizionati e poi rivenduti come nuovi, a patto che non sia stata anche sostituita la scheda madre con una versione successiva alla 250407 Rev.B;
- CA (USA e West Germany): nessuno, sono stabilimenti usati per i C64C;
- CH (Hong Kong): nessuno, vedi CA;
- DA4 e DA5 (West Germany) direi nessuno, nel sito ce n'è uno, ma è incoerente con la tastiera ed il seriale è molto alto;
- HB (Hong Kong): nessuno, vedi CA;
- P (West Chester, California, USA), si tratta dello stabilimento principale della Commodore, qui ne è stata prodotta credo la maggior parte, ma ci sono solo alcuni silver sicuri, quello col seriale più alto è il 441616, poi si sono vari rainbow con seriale più basso e scheda appropriata, probabili silver ricondizionati (nota 1), comunque più è basso il seriale maggiore è la possibilità che sia di un silver. Vi sono diversi computer con schede di versione 250407 Rev A e B successivi, in questo caso credo che siano stati venduti già all'inizio come rainbow, a meno che i chip principali non abbiano date anteriori a aprile 1983 (codice 1283);
- RP (West Chester, ricondizionati) difficile dire qualcosa di sicuro, comunque, basandomi sulla nota (1) senz'altro i seriali molto bassi sono probabilmente ex silver, tuttavia non basta rimettere l'etichetta silver a questi esemplari, occorrerebbe anche cambiare la targhetta mettendone una con un seriale tipo P appropriato, ma questo rende tutta l'operazione un pò troppo aleatoria. Ovviamente in questi modelli spesso si trovano chip successivi al 1983 rendendo ancora più incerta una affermazione di autenticità.
- S o SC (Santa Clara, California, USA) sicuri fino a 121572, sicuramente esclusi quelli oltre 230182 che hanno una scheda madre successiva alla 250407 ver. B, in base alla nota (2) potrebbero essere silver ricondizionati quelli intermedi, possibile quindi rietichettarli, ma nel caso di scheda madre 250407 ver. B attenti a controllare le date dei chip.
- UKB (Gran Bretagna) sicuri fino a 256243, probabili silver ricondizionati fino a 380077 in quanto si vede ancora la 250407 versione A, dopo sono probabilmente esclusi salvo il controllo delle date dei chip e da 1858106 sono sicuramente esclusi.
- WGA (West Germany) sicuri fino a 24253 (in virtù di una asta su ebay con un oggetto chiaramente autentico, asta n. 143899941338), sicuramente esclusi a partire da 32514, il seriale 4887 appartiene senz'altro ad un silver ricondizionato, in mezzo è da verificare la versione della scheda e le date dei chip principali.
- WGB (West Germany) sicuri fino a 37481, sicuramente esclusi da 73788, tuttavia si notano molti seriali bassi con etichetta arcobaleno, quelli con seriale inferiore a 40000 direi che sono probabili silver ricondizionati.
- WGC (West Germany) sicuri fino a 29416, probabilmente esclusi da 109794, sicuramente esclusi da 144045, in mezzo c'è molta incertezza, comunque, tenendo presente le schede madri, direi che con molta probabilità i seriali fino a 53038 siano di silver o ex silver ricondizionati, quelli con seriale superiore sono con molta probabilità non silver.
- ho saputo, non ricordo dove, che la Commodore, quando ritirava un C64 silver in garanzia lo rimarchiava con etichetta arcobaleno, magari cambiando anche il case, per questo ho visto diverse schede madri con seriali bassi nelle versioni arcobaleno, quindi un c64 con case e altro di un "silver" ma solo l’etichetta arcobaleno potrebbe essere stato effettivamente un silver, quindi è legittimo rimettergli una etichetta silver, purchè originale. L'unica condizione è che sia solo necessario il cambio di etichetta, il resto deve essere compatibile con le caratteristiche di un silver.
- in base a quanto detto a proposito delle schede madri considero silver anche i computer che hanno schede 250407 rev. B con un case che ha la targhetta con un seriale inferiore a quello di silver sicuri e che le date dei chip siano coerenti (minori di 1283).