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Scuola, Retrocomputing, Retrogames, Filosofia, in modo semplice e con qualche innovazione.
Se gradirete i post di questo sito non mancate di cliccare su qualche banner pubblicitario, a voi non costa nulla, e potete anche trovare qualche occasione!
Commenti (civili) e giudizi sono graditi, attendete qualche giorno per vederli, debbo prima controllarli e poi eventualmente rispondere.

venerdì 14 ottobre 2011

RETROGAMING ----------- LA MICROVISION

La Microvision in funzione

La console Microvision, per unanime accordo tra tutti gli appassionati, e' considerata la prima console portatile a cartucce, le sue caratteristiche tecniche sono:
  • Anno di lancio  : 1979
  • Anno di uscita  : 1981
  • Risoluzione       : 16 x 16  
  • Colore             : Solo Bianco/Nero
  • CPU                 : Intel 8021/TI TMS1100 (sulla cartuccia)
  • Parola               : 4 bit
  • Velocita'            : 100 kHz
  • RAM                 : 16 Bytes, in realta' 32 nibbles da 4 bit
  • ROM                 : 2k + 2k su cartuccia
  • Suono               : Buzzer piezoelettrico
  • Consumi            : 1 o 2 batterie 9v
  • Periferiche          : paddle, tastiera di max 12 tasti

Quella in esame e' stata acquistata su ebay per circa 20 euro piu' trasporto  dagli USA


La console senza cartuccia che serve anche a completare il case

Non e' sempre facile togliere la cartuccia, occorre premere nella parte inferiore ai due lati, poi alzare leggermente una volta sganciata, quindi sfilare dall'alto verso il basso. Come si vede, la cartuccia serviva anche a coprire la parte superiore della console, fornendo una protezione allo schermo ed alla tastiera.
Si nota subito che la parte elettronica occupa solo meta' dello spazio disponibile.



La cartuccia Microvision a paragone
con una del Game Boy primo modello,
notare che le dimensioni della sola parte
elettronica sono simili








In particolare si nota come la parte elettronica della cartuccia, escludendo tastiera e schermo, sia quasi uguale per dimensioni alla cartuccia del Game Boy


Il guscio inferiore, sopra il vano batterie
c'e' la regolazione del contrasto schermo
Qui a destra si vede il case inferiore, con le sei viti di chiusura, in basso c'e' il vano batterie, al centro c'e' una manopola azionabile con cacciavite, per regolare il contrasto del video.







La parte eletrronica, notare il chip
 con quasi tutta la logica di base.
Sotto a sinistra c'e' l'interruttore
al centro il paddlea, a destra
l'altoparlante


Una volta svitate le sei viti e tolto il guscio inferiore, senza particolari difficolta', si puo' vedere la parte elettronica, molto spartana, c'e' solo un chip con una parte dei circuiti da usare durante il gioco, credo serva soprattutto a gestire il video, per lo piu' si vedono piste elettriche e qualche componente. 




La Microvision smontata, tutto poteva stare
 in un guscio assai piu' piccolo










Una volta smontata tutta la console, si nota lo schermo LCD, la parte piu' delicata, soggetta a annerimento o scomparsa di linee di pixel dovute alla rottura di qualche pista elettrica. La tastiera e' del tipo di quelle che saranno usate nei computer zx. della Sinclair.
In effetti mi sembra che fosse gia' possibile costruire un apparecchio piu' piccolo per dimensioni.


La breve storia di questa console vide un iniziale successo, con vendite dell'ordine delle centinaia di migliaia nel primo anno. La delicatezza dei componenti, lo scarso numero di giochi, in tutto 13, la scarsa qualita' del video, richiedevano un rapido cambio di versione, che la Milton Bradley non seppe o volle effettuare, infatti non sono noti prototipi di versioni successive. 


domenica 18 settembre 2011

SCUOLA ---------------------- IL SISTEMA CONTABILE (1)


Gino Zappa, nel 1926 inizio' gli studi di Economia Aziendale
Dopo il post sul metodo della Partita Doppia (http://retrohc.blogspot.com/2010/11/scuola-la-partita-doppia-for-dummies.html) vi diro' che ho visitato la residenza di Fra' Luca Pacioli a Sansepolcro, un monastero, almeno ai suoi tempi. Comunque pare che il metodo della PD, in modo un po' meno organico, fosse gia' noto da tempo (http://www.decomputis.org/dc/articulos_doctrinales/antinori.pdf). Ma bando alle ciance e parliamo ora del sistema contabile che usiamo attualmente, che si chiama "Sistema del Reddito d'Esercizio e del Patrimonio di Funzionamento" ovvero Si.R.E.Pa.F., secondo una mia personale abbreviazione. Anche qui le regole sono semplici, ma mentre per il metodo contabile si parla di ortografia, ovvero di come scrivere gli articoli, nel sistema contabile si parla di sintassi, ovvero di cosa esporre negli articoli. Dato che l'argomento e' lungo, in questo post partiamo dal Piano dei Conti, questo comprende conti di vario tipo, principalmente due
1) conti riguardanti (o accesi alle) variazioni finanziarie, riguardano i valori finanziari (denaro, assegni, cambiali, fatture, ecc.). Ogni conto funziona sia nella sezione dare che avere, ovvero questi conti sono  bifase, in particolare questi conti indicheranno in Dare (ovvero nella sezione di sinistra) le variazioni attive (aumenti di denaro, crediti, ecc e diminuzioni di debiti) in Avere le variazioni opposte.
2) conti riguardanti variazioni economiche, le variazioni economiche negative vanno in Dare, quelle positive in Avere, questi conti sono divisi in in due categorie:

  • a) tutto quello che riguarda beni o servizi acquistati (costi, considerati variazioni economiche negative) o venduti (ricavi o variazioni economiche positive).
  • b) tutti gli elementi del cosiddetto Capitale proprio, ovvero tutto quello che spetterebbe ai soci o al titolare dell'azienda (Capitale vero e proprio, utili o perdite, riserve di utili, ecc.); le variazioni in aumento sono considerate variazioni economiche positive, le diminuzioni sono variazioni economiche negative, per le perdite si procede all'opposto.
Nel prossimo post vedremo degli esempi di redazione di articoli in PD.

venerdì 29 luglio 2011

FILOSOFIA ------------------ STRATEGIE DI VITA


Tempo fa (avevo 10 anni), ero in vacanza vicino Brunico, in Alto Adige. Amavo scorrazzare per la pineta e sui monti attorno al paese dove soggiornavo. Un giorno trovai un formicaio simile a quello nell'immagine, ne rimasi impressionato, un po' incosciente, lanciai delle pietre sul formicaio, osservando le formiche correre affannosamente attorno ai danni fatti dai miei lanci, poi andai a casa. Alcuni giorni dopo ripassai di li' e ritrovai il formicaio intatto. Lanciai altre pietre, ma stavolta in gran parte rimbalzavano sul formicaio, dal rumore capii che urtavano le pietre che avevo lanciato prima e che ora erano incluse nel formicaio, rinforzandolo. La cosa curiosa e' che nessuna formica, in ambo i casi, mi attacco', veramente ero lontano, ma non ci fu alcun tentativo di raggiungermi.
Noi in effetti, quando ci sentiamo minacciati, possiamo scegliere in un intervallo tra due estremi, pensare solo a costruire la nostra vita, renderci piu' forti, per parare le minacce, o usare le nostre forze per attaccare e distruggere la minaccia. Il fatto e' che se noi ci concentriamo solo sulla distruzione, non potremo crescere ne' adattarci, mentre attorno a noi tutto cambia ed altri avversari saranno diventati piu' forti. Tutte quelle persone che spendono la loro vita e le loro risorse per distruggere cio' che ritengono "nemici" finiscono col diventare inadeguate al mondo che cambia attorno a loro, diventando, alla fine, solo dei perdenti.

venerdì 10 giugno 2011

FILOSOFIA ------------------ UN SIMBOLO LAICO

Qualche tempo fa un imam, una specie di dottore della legge coranica, sollevo' il problema della esistenza, in vari uffici pubblici, aule scolastiche, ecc., del crocifisso, fissato ad una parete in modo da essere visibile a tutti. Ritenendolo un simbolo esclusivamente cattolico, ne richiese la rimozione perche' quei locali erano usati anche da persone non di culto cattolico. Si verifico' una convergenza con le tesi dei cosiddetti laici, intesi come antagonisti dei religiosi, che chiesero anche loro la rimozione per gli stessi motivi. Nel fronte opposto si disse che il crocifisso rappresentava il cristianesimo che era una delle basi della cultura italiana ed europea. In realta' esiste una risposta che credo sia piu' forte e convincente della semplice tradizione, e sta scritta proprio nei Vangeli, in particolare mi riferiro' a Marco, dal versetto 11.15 in poi. In questa parte del Vangelo Gesu' e' per l'ultima volta a Gerusalemme come mortale, per prima cosa "..... Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare coloro che vendevano e compravano nel tempio; rovesciò le tavole dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombi; e non permetteva a nessuno di portare oggetti attraverso il tempio. E insegnava, dicendo loro: "Non è scritto: "La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti?" Ma voi ne avete fatto un covo di ladroni". Come conseguenza "I capi dei sacerdoti e gli scribi udirono queste cose e cercavano il modo di farlo morire. Infatti avevano paura di lui, perché tutta la folla era piena d'ammirazione per il suo insegnamento." Notiamo che qui Gesu' impone una prima separazione tra economia e religione, una cosa che ben pochi avevano proposto, gia' questa rappresentava un duro colpo per il potere religioso, abituato a gestire molto denaro, una cosa attualissima, basti pensare allo scandalo dello IOR. Ma finora il Sinedrio, per quanto orientato a uccidere Gesu', non ha ancora il potere di farlo. Il giorno dopo Gesu' e' di nuovo al tempio e stavolta ".... i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani..... Gli mandarono alcuni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo con una domanda. Essi andarono da lui e gli dissero: "Maestro, noi sappiamo che tu sei sincero, e che non hai riguardi per nessuno, perché non badi all'apparenza delle persone, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito, o no, pagare il tributo a Cesare? Dobbiamo darlo o non darlo?" Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: "Perché mi tentate? Portatemi un denaro, ché io lo veda". Essi glielo portarono ed egli disse loro: "Di chi è questa effigie e questa iscrizione?" Essi gli dissero: "Di Cesare". Allora Gesù disse loro: "Rendete a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio". Ed essi si meravigliarono di lui." Stavolta viene separato il potere temporale da quello religioso, qualcosa di assai piu' eversivo perche' riguardava non soltanto l'autorita' religiosa di Israele, ovvero il Sinedrio, ma anche l'autorita' di Roma, ovvero Ponzio Pilato, governatore della Giudea. Anche a Roma, infatti, potere religioso e temporale erano commisti, stavolta con prevalenza del potere temporale, in quanto era l'Imperatore che faceva nominare il sommo sacerdote pagano. Ora era interesse anche di Roma eliminare questo pericoloso sovversivo. L'intervento di Roma e' decisivo, sara' Ponzio Pilato a guidare dietro le quinte l'operato del Sinedrio fino alla morte di Gesu'. Anche in epoche successive verra' chiesto ai cristiani di offrire sacrifici al "genio dell'imperatore" ovvero alla unione del potere temporale e religioso pagano, cosa che i cristiani in gran parte non faranno a prezzo della vita.
Ricapitoliamo, Gesu' mori' perche' soprattutto ha propugnato due principi, separazione tra religione e economia, separazione tra religione e Stato, soprattutto il secondo e' alla base dello Stato laico, che non deve dipendere dal potere religioso per poter garantire la pacifica convivenza tra persone di religioni e culture diverse. In conclusione Gesu' non e' solo un martire religioso, ma e' proprio il primo martire laico e la presenza del Crocefisso, che appunto visualizza il suo martirio, e' un doveroso omaggio a colui che per primo  mori' per le sue attualissime idee che ancora oggi guidano l'operato di tutti gli Stati liberali.

martedì 25 gennaio 2011

RETROCOMPUTING ---- GENEALOGY NEW VERSION

Finally, here's the new version of genealogy of microcomputers, I have added new lines of computers, new models, and other minor variations. Special thanks go to all those who, with their suggestions, have made my job a little more rigorous.
Genealogy2 
It remains an invitation to click on a banner of the site if you liked my work. It does not cost anything to you and gives me a little bonus for my work.

mercoledì 19 gennaio 2011

RETROCOMPUTING ---- GENEALOGIA DEI MICROCOMPUTER, nuova versione.

Ora e' online la seconda versione della genealogia dei microcomputers, su questo sito:
Genealogia2, e' possibile scaricare la versione pdf, faccio presente che ho riordinato le pagine del sito e a quest'indirizzo e' possibile trovare la versione precedente e altro riguardante il retrocomputing.
Avvertenze
  1. la nuova versione e' piu' completa, sono state aggiunte altre tipologie (portatili e pocket computer), oltre ad alcuni aggiustamenti su modelli e  aggiunte di altri.
  2. invito nuovamente chi scarica il poster (formato A2) di cliccare su qualche banner pubblicitario minimamente interessante su questo blog, dato che partecipo al programma adsense questo mi consentira' un piccolo ritorno economico senza alcun onere per chi mi aiuta.
  3. Dal 25 di gennaio e' disponibile allo stesso indirizzo la versione 2 in forma meglio leggibile e con alcune piccole variazioni.  Ringrazio tutti coloro che, con i loro suggerimenti, mi hanno aiutato a rendere migliore il mio lavoro.  

    Buona lettura!

    martedì 11 gennaio 2011

    SCUOLA ----------------------- LE ENTRATE PUBBLICHE

    La dottrina economica conosce molti modi con cui lo Stato puo' dissanguar... volevo dire ottenere dai cittadini i mezzi finanziari per fare il suo lavoro, questi modi spesso sono determinati proprio dal tipo di spese da affrontare.
    Innanzi tutto le entrate si classificano in tributarie, extratributarie, patrimoniali e a debito.
    Con le entrate tributarie lo Stato usa la sua principale caratteristica, ovvero la potesta' impositiva, che e' il potere di ottenere con le buone o le cattive maniere del denaro dai cittadini.
    Con le entrate extratributarie lo Stato induce i cittadini a pagare soldi usando vari stratagemmi, come le lotterie, in effetti solo una parte relativamente piccola di tutte le somme giocate vanno ai vincitori, il piu' lo intasca lo Stato.
    Le entrate patrimoniali derivano in genere dall'uso concesso a vari soggetti di beni di proprieta' pubblica, per esempio i lidi sulle spiagge debbono pagare per l'occupazione di suolo pubblico, dato che tutte le spiagge appartengono allo Stato (demanio pubblico). Curiosamente qui lo Stato e' assai generoso, spesso si fa pagare pochissimo e spesso non si cura di incassare dai debitori le somme non ancora pagate.
    Quando poi le entrate suddette non bastano, allora lo Stato si rivolge ai risparmiatori chiedendo loro (per piacere), di prestare un po' del loro denaro (Debito pubblico). I guai capitano se i risparmiatori, per vari motivi, non prestano i soldi richiestim in questi casi lo Stato non puo' pagare i fornitori, i dipendenti, altri risparmiatori che avevano prestato i soldi ed aspettano il rimborso. Si verifica il cosiddetto “default” ovvero la bancarotta, come e' capitato in Argentina qualche anno fa, piu' di recente in Grecia, e come minaccia di capitare ancora altrove a causa della crisi economica.
    Le entrate tributarie poi si distinguono in: imposte, tasse e contributi.
    • Le imposte servono allo Stato principalmente per predisporre i vari servizi pubblici e strutture pubbliche in modo che tutti i cittadini possano usarli. Dato che non si sa in anticipo chi usera' effettivamente e come i vari servizi questa spesa va sostenuta da tutti i cittadini.
    • Una volta che i servizi vengono usati, si sostengono ulteriori spese (cancelleria, carburante, manutenzione, ecc.), questi costi, noti come costi variabili, vengono fatti pagare solo a quelli che utilizzano i servizi tramite le tasse, come la famigerata TARSU, o tassa sui rifiuti, anche se in questo caso c'e' molto da recriminare.
    • Tuttavia vari lavori fatti dallo Stato possono indirettamente favorire alcuni soggetti (se si costruisce un ponte sono soprattutto i proprietari vicini che ne avranno benefici), quindi a costoro puo' essere richiesto di contribuire nella misura in cui sono favoriti. Altri contributi riguardano gli Enti statali di Previdenza ed assistenza come l'INPS, che si fanno pagare contributi per pagare le pensioni, assegni di maternita' ecc.
    In un altro post trattero' della evasione fiscale e dei problemi che genera.

    FILOSOFIA ----------------- IL CASO DEL CASINO' DI CASO

    Questo racconto deriva da vari interventi fatti sul it.cultura.filosofia. Buona lettura!
    Libero Arbitrio e' uno dei croupier del Casino di Caso, uno di quelli sorti al tempo in cui fu consentito a qualche paesotto di confine di arrotondare le entrate aprendo questi locali, in deroga alla legge Determino che proibiva il gioco d'azzardo. Poi la legge fu abolita e la concorrenza si fece spietata. Ormai quasi solo i clienti piu' affezionati vengono nel paese, ma piu' per turismo che per gioco.
    E' chiaro che il destino del Casino e' segnato, la normativa rigorosa ed i controlli necessari per la regolarita' dei giochi sono onerosi ed il guadagno e' ormai ridotto all'osso.
    Per di piu' la direttrice si e' invaghita di un giovane del posto, nominandolo caposala, spesso i guai che provoca sono evitati solo con l'intervento di Libero.
    Ma ora la prospettiva incerta e l'ambiente di lavoro non favorevole hanno convinto Libero a passare dalla parte dei bari, e cosi', con la complicita' di altri addetti alla sala della roulette, si e' deciso per quella sera a fare il colpo.
    Adamo Luomo e' il complice esterno, un tizio che viene da Venezia ufficialmente in vacanza con una compagna il cui nome e' intuibile.
    Alle ore 19,30 si apre il Casino, dopo i dovuti controlli, ma stavolta il controllo del caposala sulla regolarita' della roulette non e' stato fatto con l'assistenza di Libero, rimasto al bagno per un lieve mal di pancia.
    Alle 21,03 entra Adamo, per qualche minuto giochicchia con le slot machine, poi passa alla roulette dove Libero e' di turno come croupier, per qualche altro minuto guarda le puntate, quindi si decide ad andare alla cassa, compra un po' di fiches ed inzia a giocare su numeri singoli.
    Il segnale e' l'uscita di tre numeri che Adamo conosce, come anche sa i quattro numeri su cui giocare scelti dai complici, come i primi tre, ottenuti su un sito Internet per la creazione di sequenze casuali.
    La direttrice, pero', pur affascinata dal caposala, non e' scema, l'ha insospettita l'assenza di Libero durante i controlli, non era mai successo prima. Ha incaricato un assistente di esaminare la sequenza delle uscite alla roulette per verificare che siano casuali, con l'aiuto di un altro computer.
    Ora, appena usciti i tre numeri-segnale, Adamo ha inizia a giocare sul serio, punta come prima un euro sui numeri singoli, ma mentre prima perdeva ora vince, e rigioca sempre tutto, simulando sorpresa e gioia, insieme alla compagna che e' sincera perche' non sa niente. Per ogni numero singolo uscito il Casino paga 36 volte la posta, e partendo da una fiche di 1 euro, alla fine la vincita e' di 36^4 = 1.679.616 euro.
    La direttrice e' sconvolta, il computer non segnala anomalie rilevanti, quello e' un evento che puo' succedere in un Casino qualsiasi, ma non proprio ora, con quella giocata il Casino andava in rosso, e l'assessore al Bilancio, un vedovo bigotto tutto casa e chiesa, non aspettava altro.
    Sorge il sole sul Casino di Caso, per l'ultima volta, perche' nessuno ha saputo distinguere l'opera di Libero Arbitrio da quella del caso.

    domenica 2 gennaio 2011

    FILOSOFIA ----------------- IL PARADOSSO DI BELSITO

    Anzitutto buone feste!
    Come regalo per la befana propongo il contenuto di un mio vecchio post  del 2006 sul newsgroup it.cultura.filosofia, che illustra il mio punto di vista sulla richiesta, da parte della Chiesa, di proteggere con leggi dello Stato alcuni valori che peraltro condivido. Si tratta di un racconto di fantasia, compreso il luogo in cui e' ambientato.

    Ieri, con la famiglia, sono andato sulla costiera sorrentina e, a causa della solita frana, ho dovuto girare per un viottolo che andava chissà dove, immaginatevi i commenti di mia moglie (ma dove mi porti, ecc.) edei figli
    (papà ho fame, sete, sonno, ecc).
    Arrivati su una collina siamo entrati in un paese, Belsito, come indicato da regolare cartello. Il paese era bellissimo, una vera cartolina, ma non ne raccomando la visita, e dirò il perché.
    "Visto che ci siamo, visitiamolo", ho detto ai miei, e ci siamo fermati in una locanda per il pranzo, ottimo, ma sulla ricevuta fiscale ho notato una dicitura: "come da DD 997/01", che non mi è risultata come norma fiscale.
    Bellissima chiesa, case tutte linde e pinte, anche meglio di quelle della Costiera, finché siamo passati davanti al municipio trovandovi una lapide con questa scritta in latino (tradotta da mia moglie, quindi pigliatevela con lei): "Nell'anno 2002, giorno 23 del mese di maggio, questo Comune ha adottato, secondo il DD.997 del 21/10/2001, cosiddetta "Legge Buttiglione", quale Codice Unico di legge il Diritto Canonico di S. Romana Chiesa vigente, con tutte le variazioni presenti e future e tutta la relativa Dottrina. Quale sistema penale viene adottata la Pena Unica della privazione della vita, ad immagine della privazione della vita eterna, dopo i regolari tre avvisi secondo il Nuovo Testamento.".
    Tutti siamo rimasti zitti, immobili per un bel po', ogni mossa falsa significava, dopo tre avvisi, il camposanto. "Certamente questo deve essere il luogo più santo d'Italia, e chi si permetterebbe di violare una qualunque norma religiosa, visto che è diventata norma giuridica con una sanzione così forte?". Cosi' pensavo, mentre ci
    incamminavamo lesti verso la macchina, implorando i figli di  rimanerci attaccati vicino e di non dire nulla, ma non ho potuto fare a meno di notare uno stranissimo tizio, vestito chiaramente da diavolo, anzi, era proprio lui, con corna, zampe di capra e tutto il resto, e puzzava maledettamente di zolfo, chiaramente.
    "Benvenuti a Belsito, vi piace il mio paese?" Siamo rimasti a bocca aperta, mia moglie, laureata in Teologia,
    immaginate che faccia ha fatto. Mi sono fatto avanti io ed ho chiesto, assai banalmente debbo dire: "M..Ma questo paese...", "Ha come leggi vigenti il Diritto Canonico di S. Romana Chiesa e quindi cosa ci faccio io?"
    Continua lui. E poi: "Se vi ricordate, Egli, nel Nuovo Testamento, ha detto che, per la salvezza, non basta evitare di peccare, che è comunque impossibile, ma occorre fare atti meritori per guadagnare un tesoro lassù, ovviamente perchè ciò valga è necessario che siano atti spontanei dettati dalla carità. Ora riflettete, se tutte le opere buone, come 'vestire gli ignudi', 'visitare gli infermi', ecc. come indicati nella dottrina cattolica, sono obbligatorie, pena la morte e' non la carità, ma la paura che fa agire. Dunque quale è il merito? Niente merito,
    niente tesoro lassù, niente salvezza, ed io qui regno, perchè, come sapete, sono il re della Paura."
    Ce ne siamo andati veloci come il vento (nel Diritto Canonico per fortuna non c'è normativa stradale), io tesissimo, mia moglie silenziosa, entrambi riflettendo sul fatto che più la Legge della Chiesa si fa Diritto, più le porte dell'Inferno avanzano.
    Voi che ne dite?
    Cordiali saluti.
                  Mauro