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Commenti (civili) e giudizi sono graditi, attendete qualche giorno per vederli, debbo prima controllarli e poi eventualmente rispondere.

martedì 28 marzo 2023

GIOCHI VINTAGE  --- TOMBOLA DELLA CANZONE

Come primo post di questa serie tratterò del primo gioco pubblicato dalla Clementoni, era l'anno 1963, l'anno in cui Martin Luther King fece il celebre discorso "I have a dream", venne ucciso Kennedy, i Beatles pubblicavano il primo LP.
Da qualche anno veniva trasmessa Canzonissima, celebre programma TV dove gareggiavano cantanti e canzoni, un po' come Sanremo, la trasmissione era popolare anche perché abbinata alla Lotteria Italia. La Clementoni, quindi, volle appoggiarsi a questa trasmissione per pubblicare il suo primo gioco e iniziare al meglio la sua grande storia. Il gioco venne venduto a 4500 lire del tempo, circa 78 euro attuali, un prezzo un po' più alto di altri giochi, ma usava una tecnologia abbastanza sofisticata per giochi di quel periodo. In anni successivi la Clementoni cambiò il nome al gioco con "Hit Parade" e una scatola con immagini diverse, con canzoni diverse, ma il meccanismo del gioco rimase praticamente identico.


Il gioco in realtà era pubblicato probabilmente su licenza di una ditta che pubblicava un gioco quasi identico circa dal 1958: "Tombola musicale", anch'esso sfruttava Canzonissima, come citato in qualche modo sullo scatolo, dove parlava di canzonissime.


Il nome di quel gioco è la traduzione di (e si ispira a) un gioco americano a quiz per la TV "Music Bingo", che aveva un meccanismo simile ed aveva come annunciatore e coautore Johnny Gilbert, lo stesso autore di "Jeopardy!" che ispirò il gioco italiano "Rischiatutto". 
Qui c'è la mia fonte:
Qui c'è un video su Youtube:


Il gioco mi è pervenuto in buone condizioni e completo, è curiosa la meccanica del gioco, infatti i giocatori devono indovinare delle canzoni eseguite per alcuni secondi usando delle schede perforate fatte scorrere su una specie di organetto ad aria, il tutto si faceva girando una manovella.
L'organetto dava regolarmente aria (sotto la scocca c'è una coppia di mantici azionati dalla manovella, questi danno aria ad una spezie di organetto), 

La coppia di mantici, da notare che c'è voluto tempo
per aprire la scocca, in quanto era tutto incollato

ma la scheda non scorreva bene, quindi ho fatto un paio di piccoli interventi, ho messo un piccolo foglio di plastica trasparente dove si inserisce la scheda, per farla scorrere meglio, ed ho leggermente alzato il secondo rullo, per far passare meglio la scheda,.
Ecco la foto dove ho fatto gli interventi ed il video del risultato.










mercoledì 6 luglio 2022

CURIOSITA' --- SOLUZIONE GENERALE AL PROBLEMA DEI CAMMELLI.

Il problema originale si trova in un libro del 1938 di Malba Tahan intitolato "L'uomo che sapeva contare" e ambientato a Bagdad nel 1200 circa. Una versione spesso usata ai giorni nostri è questa: un vecchio vedovo decide che alla sua morte i 3 figli dovranno dividersi la sua eredità, cioè 11 cammelli, in base a questi rapporti: al figlio maggiore andrà la metà dell'eredità, al mediano un quarto, al minore un sesto. Alla sua morte però i tre figli non sanno come dividersi i cammelli senza doverne ammazzare uno o più per dividerlo in parti, inoltre non si fidano abbastanza l'uno dell'altro da accettare impegni di compensazioni in denaro.
Ragazzi, stiamo rischiando la pelle!

Vanno davanti al giudice del posto e questo decide di regalare loro un cammello. Ecco che con 12 cammelli è possibile dividere l'eredità, al grande andranno 6 cammelli (la metà dell'eredità), al medio 3 (un quarto), al minore 2. Però così avanza il cammello donato dal giudice che così se lo riprende!

Come mai? Ebbene, se noi sommiamo le frazioni corrispondenti alle parti dei fratelli, quindi facciamo 1/2 + 1/4 + 1/6, passando per il Minimo Comune multiplo otteniamo 11/12, vale a dire che il padre aveva sbagliato, non aveva assegnato tutta l'eredità. Però aggiungendo 1 cammello pareggiamo i conti ed è possibile dividere tutta l'eredità tra i figli.

Ho trovato su internet altri esempi, con 17 o 39 cammelli (e 4 figli), quindi mi è venuta la curiosità di sapere se esisteva una soluzione che dicesse quando questa procedura è possibile, anche con più di un cammello e cosa bisognava fare.

Ebbene, ecco la formulazione generale: dati n figli avremo che il padre dovrà stabilire n parti, indicate con q1, q2...qn.

Prima condizione: ogni parte deve poter essere indicata come frazione con indici interi (nel caso iniziale 1/2, 1/4, 1/6), ma vanno bene anche 2/5, 23/80, ecc., in pratica si tratta di numeri razionali. 

Seconda condizione, la somma delle parti deve essere minore di 1, altrimenti il giudice non potrà regalare cammelli, semmai potrebbe prenderli, cosa che non farebbe contenti i fratelli.

Ora sommiamo le parti (sotto forma di frazioni) e otterremo (usando il Minimo Comune Multiplo) una frazione del tipo A/B 

Come conseguenza delle regole prima e seconda, A sarà il risultato di una somma (al numeratore della frazione)di numeri naturali (o interi), inoltre questi numeri indicheranno già anche i cammelli che spettano ad ogni fratello se si rispetta la regola successiva.

Terza condizione: Il numero dei cammelli deve essere uguale ad A, le condizioni prima e terza servono per ottenere risultati interi. B ovviamente sarà per forza un numero intero, essendo stato trovato come MCM.

A questo punto il giudice dovrà solo 'regalare' ai fratelli la differenza tra B ed A (che potrebbe anche essere parecchio superiore ad 1) e poi dividere con la procedura vista all'inizio, poi riprendersi tutti i cammelli regalati.

Ma davvero è così?

E' proprio così, poniamo il caso che le parti determinate dal padre siano 1/2 1/4 1/7 (rispettiamo la 1' regola, tutte le frazioni sono con indici interi).
Facendo la somma tramite il MCM avremo (14 + 7 + 4)/28, cioè 25/28,
quindi abbiamo rispettato la seconda. 
Ora dobbiamo porre il numero dei cammelli in eredità pari a 25, per poter avere un numero di cammelli intero per ogni figlio (terza regola).
Il giudice stavolta dovrà donare 3 cammelli per fare le parti, cioè 28 - 25, ebbene, facendo le parti usciranno esattamente gli addendi della somma che abbiamo già fatto, cioè 14, 7 e 4, quindi il giudice potrà recuperare i 3 cammelli che aveva donato. 
Che genialata!




giovedì 5 maggio 2022

FILOSOFIA --- "L'altro posto", LA GENIALITA' DI UN SEMPLICE TELEFILM.

 




I due protagonisti 

IL TELEFILM
Tempo fa ho visto la serie "Ai confini della realtà", serie classica degli anni '60, molto particolare per le sue trame surreali e piene di spunti di riflessione, ma in particolare una mi ha colpito, la puntata "L'altro posto" di cui si vede una immagine qui sopra.
Essendo vecchia molti non la conosceranno, dato che dovrò fare uno spoiler, vi invito a vederla prima di proseguire nella lettura, dura una mezz'ora e si trova liberamente su youtube.
Il protagonista muore all'inizio della puntata, vabbè, tanto è ambientata nell'aldilà, ma è un aldilà molto particolare, il protagonista, pur essendo un ladro e anche assassino, si ritrova in una suite imperiale di un albergo di lusso, riservata a lui. E' pieno di soldi, circondato da "femmine" (poi spiego perché le chiamo come le chiama il protagonista) inoltre, essendo un giocatore compulsivo, sta sempre al casinò dove vince somme favolose.
Unico problema, solo lui e la sua guida sono esseri "veri", tutti gli altri sono solo "scenografie", come vengono definite nel telefilm, che quindi non sono esseri umani, ovvero uomini o donne.
La cosa inizialmente non disturba il protagonista, ma dopo un mese di questa vita, nella quale tutti i suoi bisogni e desideri materiali , ma solo quelli, vengono soddisfatti, non ne può più di stare in quello che ritiene il Paradiso. Al momento di chiedere il trasferimento appunto nell'"Altro posto" avviene il ribaltamento, il finale a sorpresa, la guida gli dice che lui all'"Altro posto" c'è già!
In pratica l'Inferno può essere un posto molto diverso da come lo immaginiamo, direi troppo confortevole! Pensate ai terroristi islamici che hanno ucciso tante persone nei vari attentati, magari sono in quello che sarebbe il Paradiso islamico promesso loro da sedicenti imam, pieno di "femmine", cibo e acqua, in un'oasi tutta per loro, ma dopo tutti questi anni si stanno ormai annoiando in modo insopportabile. 
Le sbarre dell'inferno sarebbero così fatte da noi stessi, da ciò che ci ha distratto dal cercare il vero bene.


COMPATIBILITA' CON L'INFERNO CRISTIANO
Ma questo "Altro posto" cosa avrebbe a che fare, per esempio, con l'Inferno cristiano?
Riflettiamo un attimo, chi ha vissuto per tutta la vita cercando solo soddisfazioni materiali, ignorando o anzi usando le altre persone, viste come oggetti da usare per i propri fini, in questo ipotetico inferno perché dovrebbe avere a che fare con esseri reali? Una delle caratteristiche dell'inferno cristiano è infatti l'estrema solitudine, l'egoismo estremo infatti porta a concentrarsi solo su se stessi e sulla propria sofferenza, lasciando fuori dal proprio essere sia gli altri che DIO.
Un'altra caratteristica è il "fuoco". ma per fuoco si intende qualcosa che viene dall'interno del proprio essere, una inquietudine insaziabile, un "bisogno di avere bisogno" che nel nostro mondo plachiamo soddisfacendo i nostri bisogni temporanei, anche facendo cose strane come scalare montagne o buttandoci nel vuoto col paracadute, ma che nell'aldilà non può essere placata dalle "scenografie" generate da noi stessi.

IL PARADISO
Per contrasto si può comprendere che il Paradiso, come troviamo scritto in vario modo nei libri sacri, è la liberazione dal "fuoco", ovvero dal bisogno, ma anche la comunione con gli altri e con DIO che è quello che veramente placa il nostro essere.

   



lunedì 27 dicembre 2021

RETROCOMPUTING --- RESOCONTO DELLA MOSTRA DEI VIDEOGAME DI TRIESTE.

 

Per motivi familiari ho trascorso i giorni di Natale a Trieste, bellissima città che raccomando di visitare a chi può, a parte l'evento di cui farò questo resoconto.

Dal 26 novembre e fino al 20 febbraio, nel Salone degli incanti, presso il faro, si tiene la mostra storica dei videogames, dalle origini fino al presente, titolo "VIDEO GAMES, the exhibition".

L'autore dell'articolo, che ha scattato le foto, mentre mio figlio, visibile in alcune foto, ha testato le console.

Si possono ammirare persino le riproduzioni delle prime macchine con cui giravano i primi videogames, che allora neanche si chiamavano così, da "Tic-tac-toe" a "Space wars", a "Tennis for two", tra l'altro è anche possibile giocarci (quando non si bloccano!).

Da sinistra "Tic Tac toe, "Space Wars", "Tennis for two"

Da lì poi parte un itinerario che mostra tutte le principali macchine da gioco sia quelle da tavolo che portatili, ed uno spazio (forse un po' troppo piccolo e non interattivo) spetta agli home computers che negli anni '80 contesero il mercato alle console.
L'inizio delle console commerciali da casa, la Odyssey della Magnavox, da notare come fosse accompagnata da vari accessori, in effetti era vista anche come un ausilio informatico in vari giochi di società

Il piccolo angolo riservato agli Home computers, sulla destra, non visibile, c'è un Apple II

Molte console sono anche utilizzabili per giocare, anche se con un tempo limitato, per evitare che qualche appassionato monopolizzi una macchina per ore intere, cosa possibilissima. Sono utilizzabili anche alcune console rarissime, come il Virtual boy, una console della Nintendo a 3D monocromo che ebbe poco successo, tuttavia può bloccarsi o guastarsi facilmente, quindi occorre un po' di fortuna e accortezza.

Un cabinato con "Donkey Kong" 


Una Pong della Atari con i vari cloni, tra cui uno italiano della Zanussi, appena sopra la Pong.


Varie console dell'epoca della guerra commerciale tra Nintendo e Sega

In primo piano sulla destra la prima console portatile, prodotta dalla Mattel nel 1976, "Auto race", sulla sinistra una "Microvision", la prima portatile a cartucce, della Milton Bradley

Vai modelli di Game boy della Nintendo

Si può giocare con un Game boy prima versione riportato su schermo grande, nella foto il celeberrimo Tetris

Vari modelli di Xbox e Playstation, dall'altra parte del corridoio ci sono i modelli giocabili


Una zona dove vengono mandati video sulla storia dei Video games, tuttavia l'audio è sovrastato dalle console in funzione nelle vicinanze.

C'è anche un flipper, il secondo oggetto dalla sinistra, è un modello molto sofisticato, dotato di uno schermo che manda video in base alle situazioni di gioco, oltre ai punteggi.

Sulla destra una Nintendo 64 e una Sega Saturn, nell'altro espositore uno dei primi PC di tipo IBM compatibile, usati per i giochi

Il salone degli incanti era un mercato del pesce che veniva venduto appunto all'asta (quindi all'incanto). Ora l'edificio è stato restaurato e utilizzato per vari eventi

Come giudizio direi che vale la pena farci un salto, la visita, se non ci si accanisce troppo a giocare, dura un'ora circa, è possibile evitare di pagare il prezzo del biglietto (15 euro) se si pernotta per almeno due giorni negli Hotel o simili convenzionati siti in città (probabilmente tutti quelli al centro città).

Per ulteriori informazioni: 

https://www.turismofvg.it/eventi/video-games-the-exhibition

Buon gioco!

giovedì 7 ottobre 2021

RETROCOMPUTING --- STORIA DI UN ITALIANO, LUCIANO DEL BUFALO.

Luciano Del Bufalo nel 1956 a Berlino

Prima che molti dei lettori di questo post nascessero, prima ancora che Federico Faggin inventasse il chip 4004, base di quasi tutte le CPU dei moderni computer, già si usavano i primi computer desktop (come la famosa Perottina della Olivetti) ed anche le calcolatrici tascabili, queste ultime erano però meccaniche e richiedevano l'ausilio umano, ma erano comunque piuttosto veloci e precise, in mani abili.
La maggior parte di queste erano degli aritmografi, ovvero delle addizionatrici a cremagliera come questa
Un aritmografo della Addiator

L'immissione delle cifre avveniva usando un pennino (come per l'Apple Newton, varie agendine digitale e i primi smartphone) che serviva a muovere delle cremagliere fino a visualizzare la cifra voluta.
Gli aritmografi però facevano solo addizioni e sottrazioni direttamente, con qualche trucco e prendendo appunti si potevano fare anche moltiplicazioni e semplici divisioni. Per operare più velocemente esisteva un libretto prodotto dal matematico svedese Wilken Wilkenson, dal titolo "Multi Divi" che riportava tutti i possibili risultati fino a tre-quattro cifre, estendibili a più cifre, il libretto era venduto su licenza dalla stessa Addiator.
 

In Italia gli aritmografi più diffusi erano quelli della Addiator,  importati dalla C.I.A.M. (Concessionaria Italiana Addiator e MultiDivi) con sede a Genova in via della Consolazione, civico 22r, di cui era titolare proprio il dott. Luciano Del Bufalo, dottore perché era proprio un medico. Il relativo successo degli aritmografi spinse poi molte aziende sia italiane che straniere a produrre imitazioni sia su licenza che non.
Nei primi anni '50 Del Bufalo aveva bisogno di investire dei capitali guadagnati col suo lavoro, ma aveva anche del tempo disponibile, cosa rara oggi. Trovò che la ditta Addiator di Berlino cercava rivenditori all'estero e si offrì come rivenditore per l'Italia in esclusiva. Dopo aver incontrato i gestori dell'azienda, il signor Schaffhirt e la moglie signora Schaffhirt-Kübler ottenne l'esclusiva (la prima foto si riferisce probabilmente a questo primo viaggio).
In effetti diede una buona impressione ai coniugi Schaffhirt, anche in seguito, era un "partner dignitoso e affidabile che pagava sempre prontamente".
Del Bufalo quindi fondò la CIAM di cui era unico proprietario, o meglio, visto il nome ritengo che fosse una Srl con Del Bufalo socio principale e poi un'altra persona con una quota minima, non poteva essere una ditta individuale perché Del Bufalo era medico e non poteva essere imprenditore.
Comunque sia, tutto il materiale pubblicitario e gli annunci sui giornali erano prodotti o tradotti da Del Bufalo, persino i manuali erano tradotti da lui personalmente. Ecco un esempio di pubblicità
Una pubblicità per i negozianti

Il dott. Del Bufalo partecipava personalmente anche a varie fiere in giro per l'Italia, sempre per promuovere i prodotti della Addiator, Multi Divi compreso, rimase attivo almeno fino al 1970, dove è provata da questa foto l'esistenza di uno stand presso la Fiera Chi Bi Ca nel febbraio 1970, nei locali della Fiera di Milano.

Bisogna dire che Del Bufalo non fece tantissimi soldi con questa attività, ma evidentemente quello che era nato come un tentativo di investimento era in pratica diventato una passione. 
Dopo il 1970 pare che la CIAM non facesse più ordinativi presso la Addiator, in effetti molto lavoro lo facevano le calcolatrici elettromeccaniche da tavolo, inoltre di li a poco entrarono sul mercato le calcolatrici tascabili elettroniche, che ebbero grande successo anche grazie ad un certo Clive Sinclair. 
Malgrado qualche ricerca su internet non ho trovato notizie successive al 1970, Chi vorrà fornirmele sarà benvenuto e verrà citato in questo post.
Come regalo per i lettori QUI sarà possibile scaricare il manuale in formato pdf del Multi Divi in Italiano, tradotto proprio dal dott. Luciano Del Bufalo. 
AGGIORNAMENTO (10/10/2023): sono venuto in possesso di alcuni volantini sempre fatti da Del Bufalo, che fanno riferimento all'IVA, una imposta entrata in vigore in Italia con il DPR 633 del 1972, pertanto devo ritenere provato che la CIAM era ancora in attività almeno fino al 1973.

lunedì 23 novembre 2020

RETROCOMPUTING --- CONSIGLI PER COLLEZIONISTI.

Vale la pena collezionare? Quello che dico vale per qualunque collezione, dai quadri ai francobolli, alle armature medioevali, alle sorprese kinder. Tutti gli oggetti si deteriorano, soprattutto se sono di plastica quindi è meglio avere degli emulatori per i computer, o le foto delle sorpresine kinder, o magari le scansioni 3d al computer per una armatura?

I collezionisti in generale iniziano questo hobby per i motivi più svariati, molto spesso partendo da oggetti che li hanno colpiti durante l'infanzia, l'hobby diventa passione quando la gioia di trovare un oggetto tanto cercato ti rimane dentro, e spinge a trovare altri oggetti simili. Ebbene si, somiglia a qualunque percorso che crea una dipendenza, ma si può rimanere nell'alveo della normalità se si riesce a dare a questa passione un fine utile a se e agli altri, mentre una dipendenza di solito è distruttiva.



Quali regole seguire per far si che io collezionismo diventi qualcosa di positivo, in pratica una sorta di sublimazione?

Personalmente seguo queste regole apprese col tempo, valgono anche per qualunque genere di collezione, eccole:

1) Delimitare con un certo rigore l'oggetto della collezione, altrimenti ci si ritrova con tanti oggetti scollegati tra loro e privi di un senso che li accumuni e dia anche loro una progressione, una storia insomma. Si tratta infatti sempre di oggetti che raccontano una propria storia, ma guardandoli nell'insieme si può avere anche una storia comune. Bastano anche pochi oggetti, purché molto significativi, per avere una buona collezione, oppure è anche una buona idea collezionare cose che occupino poco spazio.

2) Cercare di essere in grado di effettuare la manutenzione e eventuali riparazioni di base, in modo da dover chiedere aiuti solo in casi più seri e rari, e comunque su Internet qualche aiuto si può darlo. In effetti se si è rispettato il punto 1 è più facile "specializzarsi". Tra l'altro una riparazione riuscita è gratificante.

3) Ricordarsi che la collezione è per noi, non siamo noi per la collezione. Esiste la famiglia, la ragazza, amici, insomma la vita. Ricordatevi che tra collezionista ed accumulatore compulsivo la differenza è sottile, basta perdere la capacità di delimitare con rigore gli spazi riservati alla collezione senza creare problemi alle persone conviventi.

4) Come corollario del punto 3, non danneggiate la vostra economia per comprare oggetti, cercate di autofinanziarvi vendendo doppioni, pezzi fuori dall'oggetto della collezione, altri oggetti di casa che magari prima semplicemente buttavate e in realtà hanno un mercato. Comunque ricordatevi che potete aggiungere alla passione l'idea di un buon investimento, molti oggetti col tempo acquistano valore.

5) Quando arriva la vecchiaia, o, corna facendo, avete già avuto l'avviso di sfratto da questa vita, se gli oggetti non si sono deteriorati prima, ricordatevi che dovrete separarvi, provvedete a dare loro un futuro senza di voi. Vi hanno dato bei momenti quindi è giusto ricambiare, se trattati bene vi saluteranno lasciandovi qualche soldino per la vecchiaia o per i vostri cari.

E qui aggiungo dei punti suggeriti da un appassionato come me, Dino Baldi, ma altro potete aggiungere nei commenti:

6) Allargate il cerchio. Non restate soli con i vostri ritrovati e le vostre scoperte. Se vi guardate in giro, la vostra città ed il suo contorno offrono enormi potenzialità per formare un gruppo di amici, accumunati da una sana propensione per lo smanettamento. Promuovete contenitori di passione.

7) Investite sul futuro del passato coinvolgendo i giovani. Iniziative come CoderDojo permettono di diffondere consapevolezza nelle menti dei piccoli, far conoscere per far capire. Non è vero che servono per forza 4K e 100 hz per divertirsi. Neanche tanto ben nascosti, nel numero, si annidano molti piccoli nerd affamati, hanno solo bisogno di una piccola spinta.

8 e altro) Fate voi.


lunedì 5 ottobre 2020

SCUOLA ---------------------- GUIDA ALLE BASI DELL'ECONOMIA

Ho messo in linea una breve presentazione che fornisce alcune informazioni di base sull'economia, in particolare dai bisogni all'attività economica, potete trovare questo file (liberamente scaricabile, ma ricordatevi di citare la fonte, QUI
E' inoltre disponibile anche un'altra guida in formato pdf consultabile QUI.